IL ROMANISTA – V. VERCILLO – Chi va e chi resta, il mercato della Roma ha preso ufficialmente il via. E a spalancare le porte di Trigoria è stato Maarten Stekelenburg. Ora è ufficiale: il portiere olandese è un giocatore del Fulham. L’estremo difensore ha firmato un contratto di quattro anni con il club londinese, e nelle casse giallorosse arriveranno 5,6 milioni di euro. «Sono veramente felice di essere qui» le prime parole di Stekelenburg. Se ne va così uno dei “magnifici errori” made in Sabatini (come sostituto, oltre a Rafael, si pensa a uno tra Viviano, Sorrentino e De Sanctis).
Ma a restare è forse una delle poche cose buone della stagione scorsa, e la si può racchiudere in un nome: Marcos Aoas Correa, alias Marquinhos. Uno dei migliori centrali difensivi del campionato italiano, e a soli 18 anni. Un vero e proprio tesoro, da cui la Roma deve ripartire. E lui a tradire chi gli ha dato fiducia e garantito una rampa di lancio non ci pensa proprio: «La mia testa è rivolta solo alla Roma». E affare fatto, parola del brasiliano. «Penso solo a rispettare il mio contratto, sono legato ai giallorossi per altri quattro anni. Credo molto a questo progetto, altrimenti non avrei mai lasciato il Corinthians» le parole del giovane centrale rilasciate a Globoesporte. E ancora: «Devo pensare a giocare sempre bene, partita dopo partita. In un solo anno qui in Italia sono cresciuto e maturato molto, nemmeno io me l’aspettavo».
Lusingato dalle richieste dei club più importanti d’Europa – in primis Barcellona, Real Madrid e Manchester City, le cui sontuose offerte sono state gentilmente rispedite al mittente -, Marquinhos non perde di vista l’obiettivo: «E’ inevitabile che arrivino delle offerte ma se ne occupano i miei agenti, io penso solo a giocare e a crescere, a fare il mio lavoro nel modo migliore». Concetti che quando vengon fuori dalla bocca di un diciottenne, lasciano quasi stupefatti. E la maturità mostrata anche in campo dal brasiliano potrebbe presto aprirgli anche la porta della Selecao: «E’ il sogno di tutti, devo crederci». Come crede nel progetto giallorosso, che non abbandonerà. In fondo, passati appena due giorni dal momento più basso della storia della Roma, lui l’ha detto a gran voce: «Sono onorato di vestire la maglia della Roma, il meglio deve ancora venire».
Determinato a restare è anche Miralem Pjanic, che ad Avaz Sport ammette: «Avevo ricevuto una chiamata dall’Arsenal e da altri club, ma era già troppo tardi, avevo già scelto di venire a Trigoria». Poi su Totti, suo grande idolo: «Bravo ragazzo e grande giocatore, batte tutti i record. E’ semplice».