Il crocevia stagionale è arrivato in anticipo. Non serve attendere il campo, l’inserimento dei nuovi, capire se Dybala garantirà o meno il 70-75% delle gare. Basterà semplicemente aspettare e vedere come andrà a finire la questione centravanti.
Perché dopo un’estate a rincorrere invano attaccanti molto diversi tra loro – Scamacca, Morata, Arnautovic, Veliz, Beltran, Marcos Leonardo, Muriel e per ultimo Zapata (ieri il no dell’Atalanta alla proposta ufficiale 5+5 di Pinto) – la Roma è arrivata a un bivio.
Prima ipotesi: in un mercato che non è mai stato caratterizzato dalle scelte (per i noti paletti del Ffp) ma dalle opportunità, ora sul piatto c’è la più grande e inattesa delle occasioni, Lukaku. Serve uno sforzo, un all-in, anche dovesse comportare il sacrificio futuro di Abraham.
Seconda ipotesi: avendo la certezza che la Roma alla fine almeno un centravanti lo prenderà, ridursi agli ultimi giorni per prendere un esubero della Fiorentina (Jovic, offerto nelle ultime ore), un prestito del Psg (Etikité, che piace anche al Milan) o del Chelsea (Broja), il Willian José (Betis) di turno oppure rischiare su un profilo giovane come Abel Ruiz (Braga), alimenterebbe molte più perplessità di quante ora già non ce ne siano. Mou è stato chiaro: “Siamo in ritardo, lo saremmo anche se arrivasse Mbappé”. E siccome il francese non arriverà, il rischio di una scelta che non soddisfi José è dietro l’angolo.