Strootman torna da ex: “L’Olimpico è casa mia”

Strootman torna da ex: “L’Olimpico è casa mia”

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Tornare all’Olimpico è una cosa speciale per me“. Dieci anni fa, per la prima volta, il nome di Kevin Strootman compariva sul telefono di Walter Sabatini, l’allora direttore sportivo della Roma conosceva quel centrocampista olandese, di neppure 23 anni, che piaceva a mezza Europa e sapeva bene che se voleva portarlo a Trigoria aveva un solo alleato: il tempo.

Stasera con il Genoa torno all’Olimpico e sarà speciale. Nel 2021, quando aveva rimesso piede in quello che era stato il suo stadio per cinque anni, non c’erano i tifosi, stasera ce ne saranno 6Omila ed è possibile, probabile, che gli arrivi un caldo abbraccio. “L’Olimpico è casa mia – ci ha scritto -, solo per questa volta lo vivrò da ospite ma spero di essere il benvenuto. Ho vissuto cinque anni con alti e bassi a Roma ma ho sempre sentito il sostegno dei tifosi quando sono entrato in campo con la maglia giallorossa”.

Da quando è andato via in lacrime, prendendosi la responsabilità di una cessione che non aveva chiesto, non ha mai avuto modo di rivedere i romanisti e quindi, Coppa Italia a parte, spazio alle emozioni. Le stesse che provò dieci anni fa quando Sabatini gli disse: «Vedrai, a Roma ti ameranno». L’amore c’è stato ed è stato immediato. Reciproco, Per questo non avrebbe meritato di essere salutato come uno dei tanti, come uno di quelli che, parole di un vecchio dirigente giallorosso: «Non era poi così importante. Tanto noi abbiamo Coric..»

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