Anche il terzo giorno di ritiro è storia. La giornata di ieri, lunga ma piacevole, è andata avanti tra sudore e sorrisi. Di fatto è divisa in due: la mattina la squadra svolge la parte atletica e fisica, poi si sposta in palestra, dove si stanno ultimando i test sull’equilibrio e la tenuta delle ginocchia, mentre nel tardo pomeriggio Dybala e compagni, quando il sole picchia di meno, scendono in campo per affrontare le questioni tattiche, mettendo al centro la palla. È un ritiro vecchie maniere. Dove si spinge senza risparmiarsi. Il lavoro è molto intenso. E nulla è lasciato al caso in queste prime battute, lì nel fortino di Trigoria. Daniele De Rossi è carichissimo e sta coinvolgendo l’intero gruppo, anche i più giovani.
Come scrive il Corriere dello Sport c’è il campo, c’è il pallone, ci sono gli esercizi basati sulla potenza muscolare, il momento della sveglia e quello di andare a letto, ma anche ritagli di tempo dedicati al relax, fuori e dentro la tavola. O magari tra una partita alla play e una a ping pong.
La rosa è composta da tanti giovani del settore giovanile che stanno rubando con gli occhi i segreti del mestiere dai veterani, in particolare ad Abraham, Smalling e Dybala. L’argentino è il vero leader dello spogliatoio, aiuta i ragazzi e non si risparmia dimostrando di essere un perno della nuova Roma. L’ha fatto autonomamente senza che De Rossi gli dicesse niente. Era proprio quello che voleva l’allenatore, cioè ritrovare un giocatore in palla, desideroso di fare subito sul serio.