Durissimo lo sfogo di Ceferin, presidente dell’UEFA, a fronte del comunicato che ieri sera ha annunciato la nascita della Super League:
“Ne ho viste tante nella mia vita, sono stato un avvocato penale, ma non avevo mai incontrato persone del genere… Woodward (numero 1 del Man. Utd) mi ha chiamato giovedì scorso dicendosi soddisfatto delle riforme e ribadendo il suo sostegno, voleva parlare solo del fair play finanziario. La realtà è che aveva già firmato per un altro progetto. Non parlerò molto di Andrea Agnelli: è stato la delusione più grande, mai visto qualcuno in grado di mentire con questa continuità. Ho parlato con lui sabato pomeriggio, mi ha detto che erano solo voci, di non preoccuparmi. Ha spento il telefono… Il giorno dopo ha fatto l’annuncio”.
In questo momento la Uefa e il mondo del calcio sono uniti contro una mossa orribile. I pochi club coinvolti sono mossi da avidità. Le squadre competono per merito, non grazie a pochi avidi”.
“Tutto questo non è altro che una questione di soldi: la Uefa reinveste nel calcio il 90% dei suoi ricavi. L’Uefa non è solo una questione di soldi, la Superlega sì. Sono gli interessi di una dozzina di squadre, che non vorrei definire “quella sporca dozzina”. Il principio di base non può cambiare, la solidarietà è qualcosa di eterno. Ma per qualche persona la solidarietà non esiste, l’unica cosa che conta è il denaro nelle loro tasche”.
“I giocatori impegnati in Superlega non giocheranno né il Mondiale né l’Europeo. Invito il mondo del calcio e i governi ad unirsi contro un progetto privo di senso. Vorrei ringraziate tutta la famiglia del calcio, anche i club, tranne quei 12. E grazie ai governi. Questa idea è uno sputo sul viso di quelli che amano il calcio: non lasceremo che ce lo portino via”.
Secondo diverse fonti di informazione, l’UEFA starebbe valutando la possibilità di sospendere immediatamente le squadre che hanno aderito alla Super League, dalle attuali competizioni internazionali.