La Gazzetta Dello Sport (A.Pugliese) – L’inizio della prossima settimana sarà decisivo, sia per l’arrivo di Nacho sia per quello di Szczesny. Poi la Roma si tufferà anima e corpo alla ricerca del terzino destro e, se possibile, anche di un’alternativa a Pjanic a centrocampo. Lì le idee sono ancora nebulose, ma come ha ammesso lo stesso Spalletti «nel caso capitasse un’occasione, dovremo essere bravi a farci trovare pronti».
NACHO OK – Con Nacho è tutto fatto, anche se il giocatore per dire sì al trasferimento in prestito (con diritto di riscatto a 11 e controriscatto a 15) vuole aspettare di parlare con Zidane. Avverrà domani a Madrid, poi quasi sicuramente Nacho dirà sì alla Roma. Con Zidane, infatti, lo spagnolo ha giocato anche meno che con Benitez, seppur considerato un jolly utilissimo, in quanto capace di giocare ovunque: difensore centrale, ma anche terzino, a sinistra e a destra. È anche per questo che la Roma lo ha scelto come obiettivo numero uno, sebbene ieri da Trigoria sia partita una telefonata all’agente di Musacchio (Villarreal). Un pò per cautelarsi nel caso (difficile) in cui Nacho rimanga a Madrid, un pò per avere un’alternativa futura se Manolas finisse sul mercato (da gennaio in poi). Ad inizio settimana, poi, si cercherà l’accordo definitivo con l’Arsenal perSzczesny, di ritorno in queste ore dal viaggio di nozze. Balla un milione di euro, l’eventuale partecipazione degli inglesi all’ingaggio del polacco. Anche qui, comunque, fumata bianca in arrivo. Intanto Ljajic si sta lentamente riavvicinando al Torino, con cui la Roma ha riallacciato il discorso della doppia cessione Ljajic-Iago Falque. Nell’affare, tra l’altro, ci può andare a finire anche Zappacosta, l’alternativa, eventualmente, a Widmer. Il problema dello svizzero è che costa 12 milioni, un po’ troppi per le casse giallorosse. Fronte Diawara: martedì possibile incontro con il Bologna. In uscita Gyomber (Pescara) e Zukanovic (Palermo o Atalanta).
PEROTTI – Più difficile capire chi sarà l’alternativa alla fantasia di Pjanic. Spalletti ci sta lavorando, ma gradirebbe un’opzione in più, anche se molto dipenderà dalla valutazione che farà su Paredes. Una delle opzioni interne potrebbe essere quella di accentrarePerotti, magari come trequartista centrale nel 4-2-3-1 o come regista offensivo nel 4-2-4. «Sono a disposizione, anche se il ruolo non l’ho fatto mai e quella che occupava Mire non è la porzione di campo migliore per me — dice Perotti—. Averlo perso è dura, lui poteva sbloccare ogni partita con una giocata. Ma nessuno è indispensabile, resto fiducioso e convinto che possiamo giocarcela con la Juventus per lo scudetto».
SPALLETTI – Ieri appuntamento a Madonna di Campiglio con Spalletti sul suo privato tra Russia, famiglia e una telefonata con il fratello Marcello. Poi: «Siamo forti, proviamo a vincere lo scudetto per giocarci alla grande la Champions. Bielsa? Peccato non sia venuto, è un grande tecnico, avremmo imparato, alcune sue frasi sono storiche. Sul terzino destro ci lavora Sabatini. Pallotta? Alla Roma ci tiene. Totti meglio a 20 o 40 anni? È uguale, basta che sia capitano».