Franco Tancredi, preparatore dei portieri della Roma, ha descritto la situazione dei tre estremi difensori giallorossi ai microfoni di Rete Sport. Queste le sue parole: “Ho lavorato con Curci per 4-5 anni quando era ragazzo, lo ritrovo ora da uomo e sono convinto che c’è del materiale su cui lavorare. Curci deve fare uno scatto a livello mentale, allenamento dopo allenamento si riscontrano doti tecniche indiscutibili. Se riesce a farlo avremo un grande portiere. Ricordo che nei primi mesi a Genoa e Siena ha risposto alla grande. Per fare il salto di qualità un portiere deve lavorare tantissimo, non lasciarsi sfuggire le occasioni che capitano e avere il giusto supporto di fiducia. Riguardo a Lobont non sono io a scoprirne l’esperienza. In allenamento lui si comporta bene, ma in una partita importante come quella contro l’Inter avrebbe potuto tentare qualche presa in più, ma ci può stare. Il terreno e questi palloni imprevedibili aiutano di certo gli errori. Stekelenburg? Siamo tutti contenti di averlo visto ieri a Trigoria, dolorante come è ovvio, ma pronto per il recupero. Sulla tempistica del suo rientro lo potrà valutare solo il nostro staff medico dopo ulteriori visite. Sulla reazione di Stekelenburg al duro colpo è un fatto oggettivo, ma già averlo qui all’indomani di Inter-Roma è indicazione della forza mentale del ragazzo. Siamo chiari, Stekelenburg è un portiere di levatura internazionale, ha giocato un mondiale ad altisimo livello. La scuola dell’Ajax è all’avanguardia nel gioco con i piedi, ed essendo un portiere molto alto con lui si lavora soprattuto con la reattività”.