Durante la trasmissione “1927” in onda su “Tele Radio Stereo” è intervenuto questo pomeriggio l’ex portiere della Roma Franco Tancredi. Su un suo possibile ritorno nello staff tecnico della Roma Tancredi ha detto: “Un conto sono i sogni o le ambizioni, un conto la realtà. Non so nulla, ora sto lavorando con la Nazionale, non so assolutamente nulla e non potrei dire di più. Con Franco (Baldini n.d.r.) non ne ho parlato, ora di cose se ne dicono tante ma non c’è nulla di che. Se tornerei? E’ una possibilità, 27 anni di Roma non si possono cancellare ma ripeto, per ora non c’è nulla. Sono state dette molte cose su di me dopo essere andato via, sono molto attaccato a queste società e ai suoi tifosi. Nella metà dei titoli vinti dalla Roma nella sua storia io ero presente, qualcosa vorrà significare. Però ripeto, per ora non c’è nulla, sono ancora impegnato con la Nazionale Inglese, tuttò ciò che si dice o pensa sono solamente voci”. Poi l’attuale preparatore dei portieri della Nazionale Inglese ha risposto su vari portieri che vengono accostati alla Roma per la prossima stagione. Su Buffon: “L’ho visto giocare con la Nazionale in Slovenia, mi è sembrato in palla. Lo conosco molto bene, credo sia quasi al top della condizione. Se sta bene fisicamente, come penso, nonostante sia stato messo in discussione, sia ancora il numero uno, il più forte in circolazione con distacco su tutti gli altri. Per le gerarchie nella Juve questo bisognerebbe chiederlo a lui, ripeto, io posso giudicare il Buffon che ho conosciuto ed allenato. Ci vuole bravura, personalità. Gigi lo sa perchè abbiamo avuto sempre un grande feeling. Lui ha un grande rapporto con Totti, Buffon fu molto contento quando la Roma vinse il campionato nel 2001. E’ una bella persona che si fa ben volere da tutti.” Su Diego Lopez, portiere del Villareal: “L’ho allenato un anno, sta facendo molto bene. Era partito molto bene, l’anno scorso ha avuto qualche difficoltà ma quest’anno è tornato sui suoi livelli. Neuer è di sicuro affidamento, un ottimo portiere, grande sicurezza”. Su Marchetti: “L’impatto internazionale ha avuto il suo peso e lo si è visto ai Mondiali, dove ha pagato lo scotto dell’esordio.” E sui portieri attualmente in rosa alla Roma: “Ho grande rispetto per loro. Julio Sergio e Lobont non li conosco, per quanto riguarda Doni prima dell’infortunio era uno dei portieri più bravi e seguiti a livello europeo. L’infortunio l’ha condizionato moltissimo, con Spalletti aveva fatto grandi campionati, vincendo anche una Coppa America da protagonista. Purtroppo quest’infortunio l’ha condizionato, l’allenatore ha fatto altre scelte e siamo giunti a questo punto. La fiducia è importante, anche ai miei tempi. Le contestazioni e i fischi possono minare le certezze che hai costruito col tempo.” Poi sul suo incarico nella nazionale inglese: “No comment, stiamo lavorando al meglio per loro. Non so come siano uscite certe voci, ma seriamente parlando non c’è nulla. Non so se potrei rientrare nei pensieri della Roma del futuro, mi farebbe comunque piacere.” Infine anche un commento sulle voci di un possibile arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina giallorossa: “Lo scorso anno è andato al Chelsea, dove ha vinto Campionato e Coppa, senza dimenticare come avvenne l’eliminazione in Champions contro l’Inter. Quest’anno ha avuto qualche probelma di troppo, con diversi infortuni che hanno influenzato il rendimento dei top player. Rimane uno dei migliori allenatori in circolazione. Carlo è uno che sta sul pezzo, i risultati sono lì e parlano per lui. Lavorare e vincere all’estero non è mai facile, ci vuole quel qualcosa in più che distingue il grande allenatore dagli altri. Anche Spalletti in quest’ottica merita un plauso”