IL TEMPO (D. ROCCA) – L’emergenza continua, il pallone è lontano dai pensieri della gente. Ma i club devono andare avanti, stanno studiando come comportarsi a causa di questo stop forzato. L’argomento stipendi tiene banco, con la Juventus che ha fatto da apripista. Una strategia che sta prendendo in considerazione anche la Lazio, come confermato dal ds Tare: “Dobbiamo ancora pensarci. I nostri calciatori sono in contatto tra loro, ma non hanno ancora parlato di questa eventualità. Ma posso immaginare che ben presto taglieremo gli ingaggi anche noi”.
Intervistato dall’emittente tedesca Sport1, il dirigente albanese ha raccontato il momento che sta attraversando l’Italia: “Sembra di vivere in un film horror. All’inizio tutto è stato preso un po’ alla leggera. Ora non parliamo più di una situazione sola, ma di una guerra. Se vedi i camion dei militari che partono con le bare dentro, rimani scioccato e senza parole. Questo è un disastro per l’intero Paese”. In merito al calcio giocato, Tare ha ribadito la posizione della Lazio: “La stagione deve essere finita. Per rispetto dei morti e per i tifosi. I tempi non sono maturi per decidere se annullare: il numero di persone infette sta iniziando ad abbassarsi. Interrompere adesso sarebbe ingiusto”.