IL MESSAGGERO – S. CARINA – «Addio alla tessera del tifoso». Un annuncio, quello del direttore generale della Figc Antonello Valentini attraverso le agenzie di stampa che ha avuto l’effetto di creare una bagarre politica tra chi, come l’ex Ministro dell’Interno Roberto Maroni, aveva promosso la nascita del provvedimento e chi, l’attuale Ministro Anna Maria Cancellieri, ha pensato di rimuoverlo.
Duro l’affondo dell’esponente della Lega Nord via Facebook: «Qualcuno ha deciso di abolire la tessera del tifoso che pure ha dato grandi risultati. Brutta notizia per i tifosi che vanno allo stadio solo per divertirsi e non per menare le mani. Hanno vinto le tifoserie ultras e violente, hanno vinto quelle società di calcio come la Roma (di cui è tifosissima la ministra Cancellieri) che mai avevano accettato le regole». Se il club giallorosso, attraverso l’ad Claudio Fenucci, ha tenuto a precisare come «si siano sempre rispettate le normative. La Roma ha solo trovato gli strumenti che potessero venire incontro alle esigenze della società e della nostra tifoseria come farà anche la Fidelity Card», il rischio è che a conti fatti cambi molto poco. In realtà, muore il nome ma non la tessera di per sé come ha sottolineato – forse involontariamente già ieri – il vicecapo dell’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, Roberto Massucci: «La tessera del tifoso ha dato risultati straordinari e continuerà ad essere necessaria per andare in trasferta. Ora però spetterà ai club valorizzare la funzione di fidelity card con sconti, agevolazioni e tutto ciò che riterranno necessario per aumentare il senso di appartenenza». (…)
Cosa cambia allora rispetto al passato? Poco. Quelli che verranno introdotti saranno esclusivamente dei nuovi strumenti di semplificazione per il tifoso – tra cui i voucher per le gare casalinghe o il carnet di biglietti a prezzo scontato per il possessore di tessera che si fa garante per i suoi amici (e ottiene uno sconto sul prezzo d’acquisto) – che in questa stagione ha già adottato la Roma. Molte delle attuali ristrettezze, però, rimarranno tali. Un esempio: sempre il club giallorosso ha adottato da poco tempo l’As Roma club Home che ha funzionalità diverse dalla As Roma Privilege (praticamente la tessera tifoso storica). Mentre con la seconda, infatti, si possono effettuare le trasferte, godere di sconti, ottenere prelazioni sui biglietti, utilizzarla a richiesta anche come carta di pagamento, con la nuova carta si dà la possibilità di caricare i biglietti di mini-abbonamenti. Sono entrambe due fidelity card che hanno però finalità diverse ma che rispondono sempre alla Questura on line, con gli stessi requisiti di sicurezza. (…)
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