Totti avverte: «Il derby di Coppa vale una finale di Champions»

Totti avverte: «Il derby di Coppa vale una finale di Champions»

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TOTTIGAZZETTA DELLO SPORT – A. PUGLIESE – «Se mia mamma avesse scelto in senso opposto, probabilmente l’avrei uccisa». Vietato allarmarsi, mamma Fiorella è salva e per Totti è ancora un pezzo di riferimento fondamentale della sua vita. Fu lei, 25 anni fa, a dire sì alla Roma, rifiutando contemporaneamente l’offerta della Lazio. Totti all’epoca era alla Lodigiani, ma il suo cuore era già giallorosso e questo convinse Fiorella a dire sì a Trigoria. Dove Francesco è il punto di riferimento da 20 lunghi anni. «Certamente avrei vinto di più altrove — dice lui a “Kicker”, riferendosi soprattutto all’offerta del Real Madrid del 2004 — Ma non mi sono mai pentito di questa decisione, neanche per un solo secondo». Come neanche per un solo secondo smette di pensare alla finale di Coppa Italia, nonostante manchino ancora 19 giorni. «Quel giorno sarà una festa, uno di quelli in cui tutta la città si ferma. E per me quel derby sarà proprio come una finale di Champions League».

POTENZIALE OFFENSIVO Prima di quella finale, però, Francesco ha ancora 4 partite per accorciare le distanze su Silvio Piola (227 gol, 47 in meno dei 274 dell’ex laziale), a partire proprio da oggi contro il Chievo. «Segnare tutti quei gol non è facile, ma il mio obiettivo è chiaro». Per riuscirci, stasera Andreazzoli gli metterà accanto una coppia inedita, quella formata da Osvaldo e Destro, con Francesco a giostrare alle loro spalle, anche se con la solita libertà di manovra. «Mattia e Daniel hanno caratteristiche simili, ma credo che possano giocare insieme — ha detto ieri l’allenatore della Roma — È chiaro che è una coppia che deve essere verificata, l’abbiamo vista poco e sarà solo il campo a dirci se può funzionare davvero».

CENTO DANI Per ora, invece, la sua terapia ha funzionato (e bene) proprio su Daniel Osvaldo, che oggi taglierà il traguardo delle cento partite in Serie A. Dopo i quattro gol segnati tra Siena e Fiorentina, l’italoargentino ha finalmente ritrovato il sorriso, coccolato dalla squadra e (a Firenze) per la prima volta applaudito, senza mescolanza con i fischi. «Quanto ho inciso sul suo recupero mentale? Moltissimo, anche se sono cose nostre — continua Andreazzoli — A Firenze, a fine partita, mi ha abbracciato fortemente. Io sono felice per lui, anche se quella maglia tolta e quell’ammonizione mi dispiace un po’». L’ex compagna Come, probabilmente, per un po’, i suoi comportamenti sono dispiaciuti anche ad Elena Braccini, l’ex compagna fiorentina da cui Dani ha avuto Victoria e Maria Helena. «La nostra separazione è stata un po’ turbolenta, per un po’ di tempo c’è sempre rabbia e rancore — ha detto a Rtl 102.5 — Daniel è un bravo ragazzo, ma ha un carattere ed una vita particolare. Magari per un po’ non è stato molto presente, ma ama le bambine, che ha visto sabato a Firenze, e non ci fa mancare nulla». E chissà che dopo il rapporto con la ex, non si sistemi anche quello con i tifosi giallorossi…

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