IL ROMANISTA (R. WHITTLE*) – Francesco Totti è uno dei più forti giocatori di sempre. In Italia e nel mondo. Ci tengo a dirlo, a ribadirlo anzi, visto che l’ho sempre pensato, anche prima di diventare “famoso” per il mio commento “The king of Rome is not dead” del derby. Non immaginavo che piacesse tanto ai tifosi. E non immaginavo neanche che Totti ne facesse addirittura una maglietta e quando l’ha indossata mi sono veramente emozionato. Francesco è il simbolo non solo della Roma, ma anche della città di Roma ed è un simbolo della vostra squadra. Dici Roma e pensi Totti, insomma. E viceversa. In campo mi ricorda tanto George Best: io sono nord-irlandese, ho 47 anni e mi ricordo bene il modo in cui Best usava i piedi. E quanta immensa classe sprigionava ogni volta che toccava il pallone. Totti è uguale. Loro accarezzano la palla con la punta dei piedi e sono capaci, in mezzo secondo, di cambiare direzione al pallone, facendo impazzire gli altri difensori. Queste qualità o le hai o non le hai, non sono cose che si imparano col tempo. Ci nasci. E Totti ci è nato.
Quando lui scende in campo la squadra non è mai in 10 uomini. E questa, a mio avviso, è una qualità fondamentale per un leader. Sabato sarò all’Olimpico per commentare Roma-Milan e mi auguro di raccontare un’altra grande prestazione di Francesco. Poi, a fine partita, spero di conoscerlo. Anzi, di conoscere The King of Rome.
* Telecronista di Al Jazeera