GAZZETTA DELLO SPORT (M.Cecchini)- Metti a Roma un pranzo fra amici. Ieri. Commensali il d.s. Sabatini e il d.g. Baldissoni (fronte giallorosso) e il presidente Ferrero, il d.s. Osti e l’avvocato Romei (fronte Samp). Alla Lazio pare siano fischiate le orecchie visto che sabato è in programma la sfida a Marassi tra i blucerchiati e la squadra di Pioli, ma d’altronde c’è in ballo la Champions e il mercato, con Romagnoli di ritorno alla Roma e Viviani che piace alla Samp (occhio però anche a Obiang e Destro). I commensali giallorossi però, dovendo guardare anche in casa propria, nel piatto avranno visto galleggiare una pietanza di sicura garanzia con cui saziare la fame di punti, Francesco Totti, che rilancia la sua candidatura a titolare nella sfida di domenica con l’Udinese.
21 ANNI FA L’ultima volta che Totti è rimasto in panchina per scelta tecnica per tre partite di fila è successo 21 anni fa, allenatore Mazzone, che lo fece sedere nella giornata successiva al suo primo gol in Serie A, avversario il Foggia. Era il 1994, i cellulari erano strumenti di lusso, Berlusconi vinceva le elezioni per la prima volta e la A si pavoneggiava per la sua bellezza, forse persino un po’ millantata. In quei giorni Totti aveva 18 anni e, pur con tutta l’autostima che in fondo doveva avere, non immaginava che 21 anni più tardi avrebbe ancora rivendicato un posto da titolare in una Roma a caccia di un posto in Champions.
QUOTA 300 Con queste premesse, l’assalto ai 300 gol con la maglia della Roma è quasi d’obbligo. Attualmente Totti è arrivato a 298 centri, anche se alcuni gliene danno 299, concedendogliene uno in più rispetto all’Uefa in base a due gol «contestati»: col Leverkusen (ottobre 2004: non dato) e Genk (luglio 2009: dato). Con cifre del genere, nessuna sorpresa che Garcia domenica torni a sdoganarlo.
IL VADEMECUM Il capitano comunque pensa solo ad allen arsi, senza preoccuparsi delle fibrillazioni del gruppo. Hanno fatto discutere le integrazioni al regolamento interno che la dirigenza ha distribuito ai giocatori due giorni fa. Niente di sconvolgente: richiesta – tra l’altro – di massima puntualità negli orari degli allenamenti e un uso intelligente dei social network, ma Totti non si affaccia neppure in questo universo e quindi certi messaggi sono rivolti ai più giovani, i più esuberanti in tutti i sensi.
CASO ETIHAD Inutile dire, poi, che il capitano giallorosso serva anche per veicolare il marchio Roma all’estero. In questo senso ieri hanno ripreso quota le voci di un accordo vicino fra il club ed Etihad per la sponsorizzazione della maglia e del futuro stadio. In realtà per ora – nonostante le trattative continuino – sviluppi non ce ne sono perché da parte degli arabi sponsorizzare la maglia per ora non interessa, mentre la questione stadio sarà affrontata quando ci sarà la certezza di avere tutte le autorizzazioni. Come dire, occorrerà attendere almeno sei mesi. E chissà se in quei giorni Totti sarà ancora titolare.