Totti esulta: “E’ il derby che ho sempre sognato”

Totti esulta: “E’ il derby che ho sempre sognato”

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REPUBBLICA.IT – Due gol ai piedi della sua curva per decidere la sfida con la Lazio, in cui non lasciava il segno addirittura dal 23 ottobre del 2005, la quinta vittoria di fila nel derby e il sigillo numero 199 in serie A. Semplicemente “il derby dei sogni” per Francesco Totti, eroe di una partita che ha finito seminudo, davanti ai propri tifosi, con in tasca la quinta vittoria di fila nel derby e la prima doppietta alla Lazio della carriera. Stavolta, però, non bastano i numeri per descrivere la stracittadina del capitano romanista: “E’ il derby che ho sempre voluto – giura un Totti stremato a fine gara – sono contento, vincere con due miei gol è troppo bello”.

DEDICA – Un successo che ripaga il numero dieci delle critiche, delle umiliazioni, della “tristezza” che aveva confessato di avvertire negli ultimi mesi. “Ma la mia forza è il carattere che non mi fa mai mollare. La gente poi può dire quello che vuole”. Una vittoria con dedica speciale mostrata sotto la curva: la maglia “6 sempre unica”: “Per mia moglie, nove anni che stiamo insieme”. Ma anche “per la famiglia Sensi, sarà il loro ultimo derby e sono contento per loro di questa grande vittoria”. Un successo che rilancia la Roma in ottica Champions: “È un nostro obiettivo. Ora godiamoci questa vittoria, domenica andremo a Firenze a giocarci la partita. Da quando c’è Vincenzo è cambiata la mentalità e si sta vedendo la voglia di vincere”.

DAMMI DUE GOL – “A Francesco avevo chiesto due gol, lui mi ha accontentato…”, sorride Vincenzo Montella: “Totti è un grande giocatore, quando sta così farebbe comodo a chiunque, ora mi auguro diventi il giocatore con più gol nel derby. Fisicamente sta bene, corre più di quando giocava con me”. Un esordio straordinario per lui, a cui il derby di marzo porta fortuna: dalla quaterna alla Lazio del 2002 alla “manita” nella prima da tecnico. “Ma è accaduto tanto tempo fa di segnare nel derby, oggi è un’emozione particolare in una partita giocata bene, una vittoria voluta. Ma sono geloso dei miei sentimenti, ecco perché sono stato impassibile sul primo gol”. Il tecnico promuove tutta la squadra: “La squadra da quando alleno io è in crescita costante. Anche quando abbiamo perso a Donetsk. Nel primo tempo abbiamo giocato benissimo, all’inizio del secondo siamo stati meno bravi e poi abbiamo reagito. C’è compattezza, idee e qualità ma possiamo fare sempre meglio”. La Lazio, però, si lamenta dell’arbitraggio di Tagliavento. Montella non ci sta e ribatte colpo su colpo: “Non parlo dell’arbitro anche se un paio di vantaggi non ce li ha dati. Anche qualche punizione dal limite. La Roma non ha vinto per l’arbitraggio. Abbiamo vinto sul campo contro una squadra molto organizzata”. Poi, una sfida per la qualificazione alla Champions: “Noi siamo più forti e lo dimostreremo”.

“CINQUE DERBY NEANCHE IL REAL COL RAYO” – Euforico il “tifoso” De Rossi, che abbraccia virtualmente il suo capitano: “Lui non ha bisogno di rilanciarsi, è un fuoriclasse ed è la Roma. Speravo tanto in una gara così, soprattutto per i miei amici laziali che mi dicevano ‘Gioca Totti, allora vinciamo noi’, e invece hanno fatto una brutta fine”. Ma il centrocampista non si accontenta della vittoria e passa alla cassa per gli sfottò da bar: “Neanche il Real Madrid con il Rayo Vallecano avrà vinto cinque derby consecutivi”. Una similitudine che piacerà ai tifosi della Roma. Gli stessi da cui De Rossi, negli ultimi giorni, si è sentito tradito: “Le critiche dopo la gomitata a Srna? Prima venivano dal Nord. Adesso le critiche che vengono da casa mia e questo mi fa male. Ma ho i miei compagni, i miei amici e la mia famiglia e io vado avanti”. Anche per questo, De Rossi ringrazia Totti, che lo ha pubblicamente difeso: “Non è facile schierarsi a fianco di chi sbaglia, mi ha fatto piacere ma voglio nominare tutti i compagni e i dirigenti che mi sono stato vicino. La cosa che ho nello spogliatoio è la cosa più preziosa che ho. E’ una famiglia”. Una famiglia che, con Montella, è tornata anche vincente: “Sicuramente è un giovane allenatore aggressivo, nel senso buono. Ma niente paragoni con il passato, i derby li abbiamo vinti anche prima”. Questo, però, è più bello. Di più, “da sogno”. Parola di capitano.

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