CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Totti si è ripreso la Roma, dopo l’elongazione alla coscia sinistra che lo aveva bloccato durante il riscaldamento al Massimino. Ci ha provato e riprovato, fino a dieci minuti dal termine quando Zeman lo ha sostituito con Destro. E se la Roma per un po’ ci ha creduto è stato ancora una volta per merito suo: il rigore del vantaggio è stata una sorta di liberazione con cui il capitano giallorosso ha calciato via anche il guaio muscolare. (…)
BIS – Tra due giorni Totti sarà di nuovo in campo in coppa, nella stessa partita giocata ieri sera: la squalifica di Osvaldo e l’andata di un turno importante come la semifinale fanno sì che Totti dovrà esserci. In queste quarantotto ore il suo lavoro sarà probabilmente calibrato tra fase di scarico e nuovi esercizi specifici per il muscolo della coscia sinistra. (…)
NUMERI – Il gol del numero dieci romanista è il numero 222 (a -3 da Nordahl) in serie A, ed è arrivato per uno strano caso del destino proprio al minuto 22. Non è servito per regalare i tre punti alla Roma, ma certo i numeri di Totti oggi sono da aggiornare e ammirare ancora una volta: quella di ieri è la sua settima rete in questo campionato che finora è stato condito anche con 6 assist. Ci voleva, per Totti: è tornato al gol dopo la doppietta segnata contro la Fiorentina la sera dell’8 dicembre scorso. (…)
RINCORSA – La Roma è a dieci punti dal terzo posto che vale l’accesso alla prossima Champions League. Il gol di Totti non è bastato a battere l’Inter: «Con questo ritardo – ha detto il direttore generale Franco Baldini – ci siamo prefissi di vincere più partite possibili e fare i conti alla fine. Cosa deve accadere perché questa stagione sia considerata positiva? La risposta che non lascia dubbi sarebbe arrivare nei primi tre posti, perché pensavamo di avere una squadra per poter competere per questo fine». Già, l’obiettivo è stato indicato dal presidente Pallotta e, poi, anche dallo stesso direttore generale. Che però, anche se si tratta di un traguardo molto difficile, non ha smesso di crederci: «No, non abbiamo ancora rinunciato all’idea…» . Il dg giallorosso, prima della partita con l’Inter, aveva parlato anche della difesa a tre che Zeman ha messo in campo a metà della settimana scorsa a Firenze: «Me lo ero immaginato un pochino prima vista la situazione – ha raccontato Baldini – ma la professione di fede del nostro allenatore è piuttosto evidente sul 4-3-3 credo. Ha mostrato che in condizioni di emergenza ha anche una certa flessibilità non pronosticatagli da tutti». (…)