GAZZETTA DELLO SPORT (A. CATAPANO) – Una Roma così, forse, non s’era mai vista. Non in quest’annata di sogni frusti come una giacca lisa, di voglie represse, cuori spezzati, ali tarpate e voli interrotti. La gioia che esplode alla fine è una festa di liberazione: tutti in campo, titolari, riserve, dirigenti, accompagnatori, massaggiatori. Vito Scala con un gran salto si issa sulle spalle del suo ragazzo. Eh già Totti come Vasco. Eccolo l’eroe, nella sua posa tipica, pollice in bocca e indice al cielo. Eccolo il papà premuroso, che ha sempre un pensiero, un gesto, una carezza. Eccolo il trascinatore, sempre lui, solo lui. Un Totti così non si vedeva da tempo. «Nemmeno a vent’anni stavo così bene, se va avanti così continuo fino a 45 anni», dice e sorride beffardo. «Perché qualcuno mi ha dato per finito troppo presto, ora si rimangerà tutto. Io stasera ho dimostrato che sono ancora capace di tutto, posso fare qualunque cosa» . Pure quel cucchiaio, lo scavetto alla Panenka, dal dischetto, non lo provava da un po’: 23 dicembre 2007, l’ultimo bidone l’aveva tirato a Castellazzi e alla Sampdoria. Ma ieri sera era «l’ultima spiaggia» (il copyright è suo) e ci voleva parecchio sangue freddo. «Era un momento cruciale, ma è proprio in quei momenti che esce fuori il campione, il grande giocatore» . Quando il gioco si fa duro… I duri cominciano a giocare. Totti ha ricominciato da un po’, soprattutto a segnare: la doppietta lo porta a 11 reti in questo campionato (11 reti), lo avvicina a Roberto Baggio nella classifica all time (203 a 205), è un nuovo castigo per l’Udinese, cui ha segnato 12 reti in carriera. Soprattutto, la doppietta rilancia la Roma. «Due reti fondamentali, come i tre punti — racconta ancora Totti —: ci avvicinano al quarto posto e aspettiamo la cessione della società. Non ne possiamo più. Era uno spareggio, avevamo un solo risultato a disposizione, la vittoria. Ci siamo riusciti e meritiamo la Champions» .
Polemico La partita che forse passerà alla storia come l’ultima della gestione Sensi può cambiare la storia di questa stagione. Ieri, pure il freddo Montella ha esultato: «Non potevo esimermi— sorride —, è stata una vittoria incredibile, ci abbiamo creduto fino alla fine» . Ha sofferto, Montella. E alla fine punzecchia qua e là. «Questa vittoria allontana la mia conferma, se è vero che la Roma in Champions sarà affidata a qualcun altro…» . E ride a denti stretti.