ANSA – «Il Re di Roma supera il Divin Codino». Sembra il titolo di un racconto con protagonisti personaggi leggendari, mitologici. Si tratta invece in realtà del sorpasso compiuto da Francesco Totti su Roberto Baggio nella classifica marcatori ‘all-timè della Serie A. Il 34enne capitano della Roma, con la doppietta messa a segno al San Nicola di Bari, non solo ha aiutato la ‘Magicà ha restare in corsa per il quarto posto ma è anche riuscito a scavalcare l’attuale presidente del settore tecnico di Coverciano al quinto posto della graduatoria (206 a 205), e adesso punta la coppia Meazza-Altafini (216 reti) e il record di Gunnar Nordahl, capace di realizzare 210 gol con un’unica maglia, quella del Milan. A ripercorrere la carriera di Totti, però, l’accostamento a una figura mitologica non appare del tutto azzardato: come l’Araba fenice, infatti, il numero 10 giallorosso è sempre riuscito a «rinascere». Critiche e infortuni, anche gravi, non gli hanno impedito di arrivare a tagliare un traguardo storico festeggiato nel dopopartita di Bari con una t-shirt celebrativa. «Proprio perchè si tratta di un record speciale, che mi onora e che sento moltissimo – ha ammesso Totti sul suo blog personale -, mi sono divertito a disegnare personalmente una maglia speciale per festeggiare questo momento indimenticabile. Dietro c’è un’immagine che mi raffigura mentre festeggio un gol alla mia maniera, col ciuccio, e davanti compare il Colosseo, simbolo della nostra bella città, dominato dalla scritta »The king of Rome is not dead«, il Re di Roma non Š morto!». Una frase, ha spiegato Totti, «pronunciata da un cronista inglese durante il derby del marzo scorso in cui ho segnato due reti contro la Lazio e devo ammettere che m’è piaciuta subito, anche perchè è una cosa vera: non muoio mai». Esattamente come la fenice, infatti, Totti ha sempre puntualmente smentito tutti quelli che lo davano per finito, non più in grado di incidere ad alti livelli. A testimoniare la straordinaria carriera dell’ex Pupone sono però i numeri messi insieme in quasi 20 anni di carriera con indosso la maglia della Roma (607 presenze, 261 reti, 5 trofei, un mondiale, ndr) e il sorpasso effettuato su un campione come Baggio, «uno dei calciatori più forti del mondo e della storia: lo ringrazio per tutto quello che ci ha fatto vedere in passato». Il presente e il futuro sono invece ancora nelle mani e, soprattutto, nei piedi di Totti, celebrato anche da Fifa e Uefa attraverso i rispettivi siti online che hanno dedicato al capitano romanista un approfondimento con titoli come «Totti incoronato moderno re del gol» e «King Totti, sorpasso da 10». Ad agevolare l’eccellente momento di forma messo in mostra da Totti nell’ultimo periodo sono stati soprattutto la sua forza di volontà e la totale fiducia riposta nei suoi confronti da Montella. Da un lato, infatti, grazie a una ferrea dieta seguita scrupolosamente a tavola il capitano romanista ha recuperato brillantezza fisica tanto da dichiarare che «nemmeno a 20 anni» si sentiva «così bene»; dall’altro, è innegabile il giovamento avuto dall’avvicendamento tra Ranieri e Montella, sottolineato soprattutto dai 10 gol segnati da Totti nelle sette gare giocate finora col nuovo allenatore in panchina (solo 4 con Ranieri, ndr). Ma forse, a pensarci bene, il connubio tra la ‘fenicè Totti e l’Aeroplanino Montella non poteva che far tornare ancora una volta a volare il «Re di Roma».