A pochi minuti dalla partita che ha sancito il passaggio agli ottavi di finale di Champions League, ottenuti prima di iniziare grazie alla vittoria del Viktoria Plzen per 2-1 a Mosca col Cska, la Romaha celebrato Francesco Totti. L’ex numero dieci giallorosso è stato infatti inserito «di diritto» nella Hall of Fame della società, e non serve -naturalmente-spiegarne i motivi. (…). A fare gli onori di casa Bruno Conti, l’unico romano, romanista, campione d’Italia e del Mondo come Francesco, accompagnato da altri pezzi di storia: Vincent Candela, Giancarlo De Sisti, Giacomo Losi, Sebino Nela, Francesco Rocca, Roberto Pruzzo, Sergio Santarini, Damiano Tommasi e Giuseppe Giannini. Dal Brasile, invece, è arrivato Paulo Roberto Falcao, un altro che è riuscito ad alzare i decibel dello stadio e ha emozionato soprattutto i tifosi che lo hanno visto giocare: insieme a Conti, il brasiliano ha consegnato ufficialmente a Totti la maglia della Hall of Fame. (…) «È un giorno estremamente significativo per me. Essendo romano, romanista e capitano, aver indossato un’unica maglia è un privilegio, una cosa difficile da descrivere, davanti a questo pubblico è emozionante». Un rapporto, quello con i tifosi, che non si è mai incrinato. «Per questo – ha proseguito Totti – ogni giorno per me è una Hall of Fame. La cosa più bella è rimanere uniti come siamo sempre stati, per me sono tutti fratelli e sorelle, li amo veramente». (…) Anche Madrid ha partecipato alla festa: Raul, Roberto Carlos e Butragueno gli hanno regalato la maglia del Real, che Totti rifiutò quando a proporgliela fu Florentino Perez.
Fonte: coresera