FOCUS CGR – Dodici partite di campionato, quattro di Champions League, una prima fetta importante di stagione è già volata via, ma la Roma di Garcia, dopo un inizio complicato, si è rimessa in carreggiata e ora è padrona del proprio destino.
TRASCINATORI & RINASCITE – Non serve dare uno sguardo ai numeri, ma basta tenere bene a mente le prestazioni e le giocate di Miralem Pjanic, per indicarlo come il vero valore aggiunto di questa prima parte di stagione. Il “piccolo principe” – soprannome coniato da Francesco Totti – con la media voto di 6,6 è il miglior calciatore della Roma (tra i primi tre in Italia nel ruolo insieme a Borja Valero e Jorginho) e sicuramente il più decisivo con 5 reti segnate e 5 assist (più le due reti e l’assist in Champions League).
Un rendimento straordinario, mai l’ex Lione era riuscito ad abbinare qualità e quantità di prestazioni nella continuità da quando è arrivato nella Capitale.
Al secondo posto si staglia Alessandro Florenzi: 6,55 di media voto, 2 reti e 1 assist vincente in 11 presenze (più il capolavoro di Champions contro il Barcellona). Corsa, velocità supersonica, duttilità tattica, Flore si è conquistatato la maglia da titolare in questo 2015 straordinario non solo a Roma ma anche in Nazionale.
Per la serie “Mai dire mai”, al terzo posto c’è un calciatore che tutti – compresi i dirigenti di Trigoria – non avrebbero mai pensato di riscoprire a questi livelli: Gervais Yao Kouassi, più semplicemente Gervinho. L’ivoriano, che questa estate aveva già fatto le valige direzione Emirati, alla fine è rimasto, grazie anche all’intervento di Rudi Garcia che ha promesso a Sabatini di rimettere l’ex Arsenal dopo un semestre stile The Walking Dead.
Gervinho ha iniziato tra i fischi, ma da Roma-Carpi ad oggi non si è più fermato: 10 presenze in campionato, 6 gol realizzati, l’ultimo splendido nel Derby alla sua maniera, corsa sfrenata verso la porta e destro fulmineo rasoterra, 1 assist, più la rete di Borisov e l’assist per Iago Falque a Leverkusen.
6,45 la media voto complessiva, sicuramente inficiata dalle prime negative apparizioni di fine agosto-inizio settembre, quando nessuno – tranne Garcia – credeva al ritorno dell’ivoriano.
Dopo il podio giallorosso, seguono a breve giro di posta Maicon con 6.5 (ma solo 4 presenze), Lucas Digne – che ha avuto un impatto straordinario con la Serie A – 6,4, Manolas, Nainggolan e Dzeko con 6.33 – al belga manca ancora la rete in stagione – Mohamed Salah con 6,32 e Iago Falque e De Rossi con 6.22.
Quasi tutti i giallorossi sono ampiamente sopra la sufficienza, tranne tre : Antonio Rudiger con 5,92 in sei presenze, sta pian piano risalendo la china rispetto ad un inizio di stagione tormentato; Torosidis con 5,6 è il peggiore in assoluto se non si vuole considerare il 5.5 di Leo Castan, che ha però giocato solo due partite.
Curiosità in porta: De Sanctis superiore a Szczesny, nonostante un inizio d’anno confortante del polacco, l’ex portiere di Napoli e Udinese è in vantaggio con 6,33 contro 6,28 e un rigore parato in Roma-Carpi.
Ecco tutti i numeri ai raggi X:
NOMI MEDIA VOTO PRESENZE GOL ASSIST/RIGORE PARATO
De Sanctis 6,33 3 -5 1
Szczesny 6,28 9 -9
Maicon 6,5 4 1 2
Digne 6,4 10 1 1
Manolas 6,33 12 1 1
Rudiger 5,92 6
Torosidis 5,6 5
Castan* 5,5 2
Pjanic 6,6 10 5 5
Florenzi 6,55 11 2 1
Nainggolan 6,33 12 1
Vainqueur 6,33 3
De Rossi 6,22 9 1
Keita 6 5
Gervinho 6,45 10 6 1
Dzeko 6,33 9 2
Salah 6,32 11 5
Iago Falque 6,2 10 1 1
Iturbe 6 6 1
Totti 6 2 1