Consueta conferenza stampa di presentazione per il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, alla vigilia della trasferta di campionato con il Torino. Queste le sue dichiarazioni:
“Iniziamo dal bollettino medico: sono tutti a disposizione, tranne Vermaelen. Su di lui va fatta una riflessione; il recupero deve procedere con calma e non porre dei paletti, perché ogni volta che proviamo ad alzare l’asticella si fa un passo indietro. Non dobbiamo più correre questo rischio”
Come è cambiato il Torino con l’approdo di Mihajlovic?”
“Parlare a proposito del Torino mi porta ad avere sempre un rispetto speciale. Da innamorato del calcio, per quello che è stato il Grande Torino, capace di imprese uniche. Mihajlovic riveste questo grande carattere, e per noi sarà quindi una partita difficile. Dovremo dare continuità alle prestazioni e ai risultati, ma servirà una Roma forte perché il Torino gioca bene”
Contro il Crotone 8 giocatori su 11 erano nati dal 1990 in poi..
“È quello che cerchiamo di evidenziare, quello per cui lavoriamo. Vogliamo creare una Roma forte adesso e nel futuro, abbiamo fatto delle scelte nel comporre la rosa proprio per questa intenzione, e mi sembra che alcune di queste siano state giuste”
Castan? Domani sarà titolare..
“Mi fa un enorme piacere ritrovarlo e che abbia trovato un club che lo faccia giocare con continuità. Questo la dice lunga sul suo carattere, e sicuramente vorrà dimostrarci qualcosa, per cui sarà complicato da affrontare. Ci tiene moltissimo a questo club, e mi è dispiaciuto dover parlare di trasferimento con lui: in tanti ce lo hanno chiesto, ma mi riempe di gioia vederlo titolare”
Per Vermaelen si tratta di pubalgia?
“Si, ma ci sono diversi tipi di pubalgia: quella che sicura in 15 giorni, altre che vanno gestite e altre che vanno subito fermate. Con pubalgia non si indica un tempo di recupero”
Che regalo farai a Totti? Sei invitato alla sua festa?
“Si, mi ha invitato e credo di passare per un saluto perché è un giorno importante per lui. Un saluto veloce e poi vado via perché non voglio rovinare il resto della festa agli altri (ride ndr). Il regalo è qualcosa che non posso comprare, ma rispecchia il mio pensiero per quanto lo riguarda. Se lo dico non può essere più un regalo”
Tra voi due le cose vanno meglio?
“Per me le cose sono sempre andate nella stessa direzione. Lui è un calciatore della mia rosa, può giocare dall’inizio o a partita in corso. Ha qualità, anche se al momento è praticamente perfetto. Viene, si allena, e pensa al gioco di squadra. È quello che volevo”
La Roma è ancora a secco di vittorie in trasferta. È un problema di personalità o è stato soltanto un caso?
“La personalità ce l’abbiamo, ma ogni tanto cala. Capitano situazioni in cui abbiamo timore di fare le nostre giocate. Ma per me è casualità. Ora siam tornati sulla strada giusta e non bisogna tornare indietro”
Salah spostato più avanti può creare problemi a Florenzi?
“Dipende quello che si vuole vedere, se il vantaggio o la difficoltà. Se Salah gioca 10 metri più avanti e deve fare l’1 contro 1 con un difensore, ha meno strada da fare, mentre se deve partire dal raddoppio del terzino la cosa diventa più difficile. Florenzi se deve difendere da solo contro il terzino in spinta, bisogna trovare il modo per aiutarlo o deve sapersela cavare da solo. Le sue caratteristiche stridono con il ruolo di terzino, ti può dare una mano il mediano, ma ogni tanto devi cavartela senza aiuti”
La sua posizione su Roma 2024?
“Ho già detto quello che penso. Per me è un opportunità da sfruttare, è un’occasione per la nostra nazione, per gli sportivi che meritano questi palcoscenici. Poi bisogna fare i conti con i vantaggi e gli svantaggi. Sicuramente porterà sviluppo, nuovi posti di lavoro, ma il mio è un pensiero superficiale perché non ho fatto i conti in profondità”
Può essere questa la gara per rilanciare Juan Jesus?
“Di lui possiamo fidarci. Ha commesso qualche errore, ma aveva un problema e io gli ho chiesto di giocare. Domani non so chi farò giocare, ma mi sembra un azzardo cambiare di nuovo l’assetto difensivo. Credo che i titolari saranno Manolas e Fazio, ma Jesus può giocare sia centrale che a sinistra, è forte di testa e sa giocare 1 contro 1. Ha sbagliato, ma tutti lo fanno”
Dzeko può segnare 20 gol in campionato?
“Secondo me si, e ci arriva. Ma non è questa la soluzione ai problemi della Roma. Per me conta la partecipazione, che lui sia dentro il nostro progetto e le nostre intenzioni. È una soluzione in più, ma anche la Roma dello scorso anno è andata alla grande, perfetta a guardare i numeri. Bisogna poi andare a cercare una soluzione alternativa, che ti da più forza, e Dzeko è una di queste. Il dato che riguarda solo ai gol è fine a se stesso, ma la cosa principale è il lavoro per la squadra. Lui dice: “Se rimango più avanti, posso usare quello scatto per andare verso la porta”. Vero, ma probabilmente subiamo gol nell’azione precedente”. Dicono che ha il 100% di passaggi positivi, ma se ne fai solo 2 è anche normale. Chi ne fa 50 ha il 50%, meglio sbagliare qualche pallone in più”.