Tutti per Totti: un successo familiare e il sogno Champions

Tutti per Totti: un successo familiare e il sogno Champions

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TOTTICORRIERE DELLO SPORT – G. D’UBALDO – Venti anni di serie A, venti anni che hanno cambiato la vita a tutta la famiglia Totti. Francesco ha condiviso i suoi successi con i genitori e il fratello, che lo hanno supportato nella sua crescita. Quando ha esordito abitavano ancora tutti insieme a Porta Metronia, poi si sono trasferiti all’Axa, infine Francesco si è sposato con Ilary ed è andato a vivere per conto suo. Ma il legame indissolubile è rimasto. Mamma Fiorella va ancora all’Olimpico, papà Enzo lo segue da venti anni, in casa e in tutte le trasferte. Viaggia in auto, perchè lui non dimentica le sue origini, riempie la macchina e fa risparmiare ai suoi amici i costi del viaggio. «Ci sono sempre quando gioca Francesco. Ma la mia è una presenza discreta, a volte neanche glielo dico. Ma lui sa che ci sono. In qualche angolo della tribuna ci sono. C’ero anche quel giorno di Brescia. Che emozione quando l’ho visto alzarsi dalla panchina per scaldarsi! E un’altra grande emozione l’ho provata in occasione del primo gol, realizzato la stagione successiva contro il Foggia. Me lo sono andato a vedere anche quando giocava in Nazionale». (…)

Le stesse emozioni che ha vissuto Riccardo, il fratello di tre anni più grande, anche lui un passato (sbiadito) da calciatore. In campo gli piaceva fare dribbling e tunnel. Oggi è il procuratore del fratello, presidente della Number Ten, la società che gestisce i diritti di Francesco. Riccardo è anche presidente della Totti soccer school, una scuola calcio insediata nel centro sportivo della Longarina, che Totti ha rilevato da Angelo Orazi, ex giocatore della Roma negli anni Settanta. Su questi campi muove i primi passi calcistici anche Cristian, il figlio di Francesco. Anche lui innamorato del calcio, al quale il padre dedica infiniti pomeriggi all’inseguimento di un pallone. «Due ore ogni pomeriggio, vuole che mi metta in porta e lui tira. Fino a quando non ce la fa più…», racconta divertito il capitano giallorosso (…) Cristian Totti ha già cominciato a far vedere le sue qualità. Lo zio non si sbilancia, però: «Promette bene, ma noi siamo stati abituati a vedere Francesco, è difficile fare paragoni… E’ presto per guidicare, calcia bene di destro, qualcosa si comincia a intravedere».

Riccardo conosce la grande voglia di continuare a giocare che anima il fratello: «Francesco vuole andare avanti fino a quarant’anni, ma non dipende da lui. Ci dovranno chiamare, la sua volontà c’è, ma se gli altri non vogliono non può mica giocare da solo…». L’obiettivo di Francesco è quello di raggiungere Piola. L’ultimo record rimasto: «Ormai ci siamo, abbiamo fatto trenta, facciamo trentuno… I laziali dicono che di gol ne mancano molti di più di 48, che Piola è arrivato a 290…». Nel giorno dei venti anni di calcio, Riccardo invia un pensiero al fratello: «Gli dobbiamo dire solo grazie. Se fosse andato via dalla Roma avrebbe vinto molto di più. Però è rimasto qui ed è stato felice. Gli manca solo la Champions, mai dire mai…»

 

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