Salih Uçan parla delle sue prime settimane in giallorosso raccontando umori e sensazioni in un’intervista rilasciata al portale turco sportfc.com. Queste le sue parole: “Prima di trasferirmi in Italia ho chiesto consiglio a Emre, il quale mi ha detto di cercare di immedesimarmi da subito nell’atmosfera; del resto i tifosi giallorossi sono molto legati alla squadra, non sono diversi da quelli turchi. All’inizio mi preoccupava l’incontro con Totti, non sapevo come si sarebbe comportato con me, invece sono stati tutti molto divertenti e simpatici. Ho legato in particolare con Pjanic e Urby Emanuelson. Cosa mi chiedono? Tutto quello che so di Istanbul, come sono le ragazze turche, com’è il cibo da noi… Il nostro secondo portiere mi ha chiesto del baklava. Gli allenamenti? Sono rimasto sbalordito dal fatto che qui abbiamo molti istruttori per ogni esigenza: c’è addirittura un istruttore solo per gli addominali. Mi piacerebbe avere anche la mia famiglia al fianco, ma per il momento i miei genitori possono venire da me solo per 30 giorni come turisti. Verso la fine della stagione rimarranno per tre mesi. Cosa faccio nel tempo libero? Di solito quando non mi alleno preferisco rimanere a casa. La sto arredando, e mi sono appena comprato una nuova consolle per i videogames. Giocavo a Call of Duty, mentre ora sto giocando a Battlefield. Il futuro? Resterò qui per due anni, alla fine dei quali voglio che la Roma mi riscatti per undici milioni. Sabatini mi ha voluto a tutti i costi. Il presidente del Fenerbahce all’inizio voleva 10 milioni per il mio cartellino, e disse di non volermi cedere perché volevano diventare campioni di Turchia. Alla fine la Roma si è rifatta viva e a campionato concluso non si è tirata indietro davanti alla richiesta iniziale di 15 milioni”.
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