Addio al Fair Play Finanziario, l’UEFA vara il nuovo regolamento per i club. In una conferenza stampa che ha seguito la riunione del comitato esecutivo, questa mattina è stata annunciata l’approvazione dei nuovi regolamenti finanziari di sostenibilità per i club, che andranno a sostituire il FFP. Il paletto principale spiegato da Ceferin sarà quello del tetto del 70% dei ricavi annui, come soglia per la spesa dei club per stipendi, trasferimenti e commissioni per gli agenti. Lmite a cui si arriverà gradualmente nel giro di tre anni a partire da luglio.
Ecco la nota ufficiale.
Il Comitato Esecutivo UEFA ha approvato oggi durante la riunione di Nyon il nuovo regolamento UEFA Licenze per Club e Sostenibilità Finanziaria. Il regolamento è la prima grande riforma alla normativa finanziaria UEFA dalla sua introduzione nel 2010.
Il presidente UEFA, Aleksander Čeferin, ha dichiarato:
“Il primo regolamento finanziario UEFA, introdotto nel 2010, ha adempiuto al suo scopo primario. Ha aiutato a risollevare le finanze del calcio europeo dal baratro e ha rivoluzionato il modo in cui vengono gestite le squadre di calcio europee. Tuttavia, l’evoluzione dell’industria del calcio, insieme agli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha evidenziato la necessità di una riforma completa e di nuove norme sulla sostenibilità finanziaria.
“La UEFA ha lavorato insieme agli stakeholder del calcio europeo per sviluppare queste nuove misure che aiutino i club ad affrontare queste nuove sfide. Questi norme ci aiuteranno a proteggere e preparare il calcio a qualsiasi potenziale shock futuro, incoraggiando al contempo a fare investimenti razionali e a costruire un futuro più sostenibile per l’intero comparto calcistico”.
Dato il loro nome, non è una sorpresa che l’obiettivo principale dei nuovi regolamenti sia quello di raggiungere la sostenibilità finanziaria. Questa sarà raggiunta attraverso tre pilastri chiave: solvibilità, stabilità e controllo dei costi.
Per quanto riguarda la solvibilità, la nuova regola riguardo le posizioni debitorie scadute (verso club, dipendenti, autorità sociali/fiscali e la UEFA) assicurerà una tutela migliore dei creditori. I controlli saranno eseguiti ogni trimestre e ci sarà meno tolleranza verso i morosi.
I nuovi requisiti sui ricavi sono un’evoluzione degli attuali requisiti di pareggio di bilancio e porteranno una maggiore capacità alle finanze dei club. Per facilitare i club ad applicare tale normativa, il calcolo dei guadagni sarà simile al calcolo del risultato di pareggio di bilancio. Mentre lo scarto accettabile è aumentato da 30 milioni di euro in tre anni a 60 milioni di euro in tre anni, i requisiti per garantire il valore equo delle transazioni, per migliorare il bilancio dei club e per ridurre i debiti sono stati notevolmente rafforzati.
La più grande innovazione nel nuovo regolamento sarà l’introduzione di una norma che regolarizza i costi di gestione della squadra, al fine di portare un migliore controllo delle spese in relazione ai salari dei giocatori e ai costi per i trasferimenti. La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club. Le valutazioni saranno eseguite su base tempestiva e le violazioni comporteranno sanzioni finanziarie predefinite e misure sportive. Il nuovo regolamento entrerà in vigore nel giugno 2022 ed entrerà gradualmente a pieno regime in tre anni, dando così ai club il tempo necessario per adeguarsi.