Grande partecipazione e commozione per l’ultimo saluto a Suor Maria Bertilla Cafagna. Alla celebrazione, che si è tenuta presso l’Istituto Mater Gratie di Roma, erano presenti famigliari, amici e molte persone alle quali Suor Bertilla è stata vicina negli anni.
Sempre pronta ad ascoltare tutti, è stata chiamata dal Signore in silenzio la mattina presto del 26 agosto, un giorno particolari per gli “umili” come diceva lei. In questo giorno del 1978, infatti, era diventato Papa Giovanni Paolo I (Albino Luciani), mentre nel 1910 era nata Madre Teresa di Calcutta.
Nota la sua passione per lo sport, visto come grande veicoli di
aggregazione e condivisione di ideali, fu tra le prime a pregare, in
compagnia dell’allora Presidente Franco Sensi, nella cappella costruita nel centro d’allenamento della Roma a Trigoria.
La sua passione per i colori giallorossi è sempre stata viva, tanto che molti giocatori sono stati legati a lei da vero affetto.
A dimostrazione di ciò, alle esequie erano presenti, in rappresentanza della Roma, il dirigente Antonio Tempestilli, l’ex capitano Giuseppe Giannini – tanto amato da Suor Bertilla – e l’ex dirigente Maurizio Cenci.
Oltre a loro, presente anche l’Europarlamentare Silvia Costa.
Oltre al calcio amava diversi sport. Non è mai mancata ad una partita della Roma Pallanuoto, sia maschile che femminile, e della pallavolo femminile non si è persa una trasferta fino ad arrivare ad assistere la vittoria della Gierre Roma in Coppa CEV. E’ stata la madrina del torneo di calcio giovanile dedicato a Karol Wojtyla e, per la sua passione giallorossa, è stata nominata Cavaliere della Roma. Suor Bertilla era così: devota, umile e sempre in ascolto con i giovani ed i più deboli.