In questo momento così complicato la Roma sceglie (giustamente) di fare quadrato. Eusebio Di Francesco non solo non si tocca, ma non è neppure in discussione. Il mercato di Monchi darà frutti a breve termine e, in ogni caso, il passato è una terra straniera che non ha più alcun senso calpestare. Tutto questo, però, da Trigoria filtra con l’inevitabile postilla, vera regina del calcio: comandano i risultati.
Come sempre, ieri i dirigenti hanno fatto il punto della situazione con l’allenatore, consci del fatto che anche il presidente Pallotta non è contento di questo inizio di stagione. Il Real Madrid che incombe, però, può trasformarsi da spettro a opportunità. Come riporta la Gazzetta dello Sport, un concetto che Di Francesco ha espresso anche alla squadra, catechizzata parecchio sulla concentrazione da mostrare soprattutto nella fase difensiva. Da Trigoria raccontano di un Monchi inevitabilmente turbato da un avvio di stagione inaspettato, di cui ha parlato singolarmente con tanti calciatori. Sa che agli occhi dei tifosi non è più intoccabile, ed è per questo che sono tornate a rimbalzare le voci di un suo possibile addio a fine stagione per andare al Barcellona. «Il romanista è di un’incredibile emotività, paragonabile ai sivigliani – ha detto al “Mundo” –. Devi tenerne conto quando porti avanti la tua politica, senza però evitare delle scelte impopolari». Il Real, però, non farà sconti. «L’eliminazione del Barcellona ci ha dato autostima, ma nonostante la partenza di Cristiano Ronaldo la squadra resta fenomenale».
E sul presente dice ad ABC: «Questo inizio ci ha fatto arrabbiare, ma ho enorme fiducia nella rosa e nello staff tecnico. Se la Roma vuole crescere deve accettare che un cattivo inizio di campionato sia un momento di crisi. Siamo ambiziosi, anche se non possiamo aspettarci che tutto funzioni dalla prima partita. C’è bisogno di tempo. Cambiare è il mio lavoro. Sono arrivati alcuni con un rendimento consolidato e altri che crediamo incrementeranno il patrimonio del club. L’obiettivo è mantenere la competitività e rispondere alle aspettative. La Juve? C’è un gap con loro, ma lavoriamo per ridurlo». Vero. Ecco, toccherà al Real stabilire se la Roma può vedere luce in fondo al tunnel.