AMARCORD – Più o meno di questi tempi, il 4 novembre del 2008, la Roma all’epoca allenata da Luciano Spalletti metteva in scena all’Olimpico una delle più belle gare europee della sua Storia. Avversaria il Chelsea di Scolari, ora impegnato nel campionato cinese. Fu una serata che in molti ricordano, un 3-1 firmato da Panucci e dalla doppietta di Vucinic che scacciò via una crisi che poteva affossare la squadra e che invece ne rilanciò le ambizioni, non solo in chiave europea ma anche nella Serie A, chiusa poi però al sesto posto. Un tuffo nel passato, lo stesso che il tecnico di Certaldo fece sul mucchio di calciatori che stava festeggiando il terzo gol che in quel momento mise la Roma al centro dell’attenzione europea, dopo che un anno prima si era fatta grande battendo il Lione allo Stade de Gerland.
La partita. Qualche ora prima del fischio iniziale dell’arbitro Medina Cantalejo, sulla Capitale si abbattè un nubifragio che non permise di giocare la partita su un campo in condizioni ottimali. Il Chelsea optava per un buon possesso palla mentre la Roma scelse il controgioco. Il vantaggio romanista arriva al 34′, con Panucci che si avventa su un cross dalla destra di Cicinho e batte Cech per l’1-0 col quale si va negli spogliatoi. Inizia alla grande il secondo tempo, perché dopo soli tre minuti Brighi fraseggia con Totti e appoggia poi per Vucinic che mette in porta il 2-0. Al 58′ ancora il montenegrino che sottrae la palla a Mikel a centrocampo e si invola verso la porta siglando la doppietta personale e il tris giallorosso. Terry a fine gara sigla il punto della bandiera per i Blues che però non riesce a guastare la festa di uno stadio gonfio di orgoglio di aver assistito ad una serata “Magica”.
Domani. Ora la situazione psicologica e anche di classifica è opposta. La Roma di Di Francesco arriva a questa sfida con il morale piuttosto alto, si con qualche acciacco fisico ma conscia delle proprie possibilità, anche se in un Girone piuttosto complicato. Nella gara dello Stamford Bridge di un paio di settimane fa, i giallorossi hanno proposto un calcio aggressivo, fatto di pressione alta e ritmi elevati, che ha messo in difficoltà i Blues per tutta la gara, nonostante i ragazzi di Conte fossero (immeritatamente) in vantaggio di due reti. Uscire dallo stadio con solo 1 punto ha addirittura lasciato l’amaro in bocca alle migliaia di tifosi presenti e a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di seguire la gara dalla tv. Nel 2008 la Roma vinse addirittura il girone, arrendendosi poi agli ottavi di finale contro l’Arsenal con una serie di episodi sfortunati che ancora fanno venire i brividi al popolo giallorosso, ripensando anche all’ennesima eliminazione ai calci di rigore.
La partita di domani arriva in un momento nel quale i giallorossi stanno capendo di che pasta sono fatti, avendo già dimostrato di poter tenere testa e, per certi versi, dominare, su uno dei campi più complicati della Champions League. Sarà complicato ripetersi, ma prendere spunto dallo spirito e dal bel calcio proposto nove anni fa sarebbe far tesoro di una Storia continentale magari avara di soddisfazioni, ma spesso fatta di momenti di grande esaltazione, tornando a far battere decine di migliaia di cuori che anche domani torneranno a riempire lo stadio spingendo la squadra verso la possibile vittoria.
Il tabellino della gara:
ROMA (4-3-2-1): Doni; Cicinho, Mexes, Juan, Panucci; De Rossi, Pizarro, Brighi; Perrotta (27′ st Taddei), Vucinic (42′ st Riise); Totti (16′ st Baptista).
In panchina: Artur, Loria, Tonetto, Menez.
Allenatore: Spalletti.
CHELSEA (4-1-4-1): Cech; Bosingwa (17′ st Kalou), Terry, Alex, Bridge; Mikel; J.Cole (1′ st Belletti), Deco, Lampard, Malouda (1′ st Drogba); Anelka.
In panchina: Cudicini, Ivanovic, Di Santo, Ferreira.
Allenatore: Scolari
ARBITRO: Medina Cantalejo (Spagna).
RETI: 34′ pt Panucci, 2′ st, 13′ st Vucinic, 30′ st Terry.