IL TEMPO (A. AUSTINI) – Non ha mai fatto il direttore sportivo e nella Roma avrà un ruolo ancor più importante. Una mossa intrigante e al tempo stesso rischiosa come tutte le scommesse: il giovane Tiago Pinto è il nuovo general manager dell’area sportiva della Roma, che nell’annunciare il suo arrivo ieri ha tradotto nel comunicato in italiano la carica in «direttore generale» del club. Si forma una nuova coppia tutta portoghese con Fonseca, totalmente estraneo alla scelta: anche il tecnico ha scoperto solo ieri che da gennaio in poi avrà come riferimento in società Pinto, col quale non aveva mai avuto contatti.
Trentasei anni, una laurea in pedagogia e un master in economia e risorse umane, il precoce manager ha fatto un percorso incredibile al Benfica, di cui era un semplice socio. Dal 2012 ha iniziato a dirigere la polisportiva della prestigiosa società lusitana, e durante la sua gestione sono arrivati 50 titoli in varie discipline: dal basket fino all’hockey a rotelle, passando per pallavolo e pallamano. Solo nel 2017 ha iniziato a occuparsi di calcio, diventando «Director of Professional Football», con al fianco Rui Costa nelle vesti di ds. Orai Friedkin hanno deciso di affidargli le chiavi dell’area sportiva della Roma, che viene separata dall’area business: Pinto, infatti, riferirà direttamente a Dan e Ryan, senza passare per Fienga che rimane a capo dell’azienda ma non guiderà più l’area sportiva.
Ha firmato un contratto che partirà dal 2 gennaio 2021 con scadenza, secondo indiscrezioni non confermate in via ufficiale, fino al 2024. Al suo arrivo troverà Morgan De Sanctis che grazie al patentino ottenuto a Coverciano ricopre la carica di direttore sportivo e ieri è stato confermato al suo posto. Quali altre figure verranno inserite, dall’area scouting a un eventuale nuovo diesse a supporto (al momento non è previsto), resta da scoprire.
Friedkin si è affidato all’’americano Charles Gould per la selezione dei dirigenti, ne ha sondati diversi personalmente e ha incontrato Pinto a Lisbona nella settimana precedente alla gara con la Fiorentina, accompagnato dai suoi uomini di fiducia compreso l’avvocato del gruppo texano Scott Davidson. Le sue idee lo hanno convinto ad affidargli le chiavi della squadra, ma insieme al figlio Ryan in tende partecipa re al processo di rinnovamento, condividendole scelte col portoghese. Il presidente lo definisce «un talento di livello mondiale che sosterrà la nostra ambizione di rendere la Roma competitiva peri più importanti trofei italiani ed europei». Pinto si dice «onorato di entrare a far parte della Roma in un momento così entusiasmante per lo sviluppo del club». Col mercato di gennaio alle porte, è già tempo di passare ai fatti.