Ventura: “La scelta di Montella è quella giusta”

Ventura: “La scelta di Montella è quella giusta”

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“La scelta di Montella è quella giusta. Ora l’obiettivo prioritario per Vincenzo è quello di ricompattare l’ambiente”. Parole di Giampiero Ventura, ieri pomeriggio spettatore al Marassi per Genoa-Roma. L’ex tecnico del Bari parla della crisi nera della Roma, che ha portato alle dimissioni di Claudio Ranieri e all’arrivo di Vincenzo Montella: “Se non ci sono i risultati – dice Ventura a Manà Manà, all’interno della trasmissione “Ed è subito Roma” – è evidente che ci sono delle responsabilità, ma non sono tutte dell’allenatore. Quando si hanno dei campioni in rosa è sempre più difficile dare un’organizzazione ben precisa. Non credo – aggiunge – che ci sia un problema di preparazione perché io ho visto la Roma solo ieri, c’è stato un crollo verticale nel secondo tempo, ma quel crollo non può essere addebitato solo alla preparazione fisica. Il terzo e il quarto gol una squadra di serie A non li prende”. E allora, qual è il problema? “Pesa molto la componente psicologica – osserva Ventura – ora con l’arrivo di Montella, l’obiettivo prioritario sarà quello di ricompattare l’ambiente e di motivare il gruppo”. Anche perché, oltre al quarto posto in campionato da raggiungere, c’è anche una qualificazione ai quarti di finale di Champions League da riprendere per i capelli, in virtù del 2-3 dell’andata ad opera dello Shakhtar Donetsk: “La squadra giallorossa tecnicamente, può ancora qualificarsi. L’importante è crederci. Totti? Ho rivisto il giocatore dei tempi migliori. Io sono un amante dei gesti tecnici e lui è tanta roba”. Da una panchina all’altra, quella del Bari, da poco lasciata da Ventura: “Matarrese ho dovuto violentarlo per andare via da Bari – rivela – ma dopo una serie negativa di risultati, c’era bisogno di una scossa d’adrenalina. Abbiamo sperato che fosse la cosa giusta, ma mi sembra che non sia cambiato niente”. Un ritorno in Puglia, magari per riportare il Bari dalla B alla A? E’ una concreta possibilità: “E’ quello che mi ha chiesto il presidente – conclude Ventura – ma è presto. Per me Bari è stata un’esperienza unica, basti pensare che quando sono andato via, la gente mi ha messo la sciarpa al collo. La città mi ha dato tantissimo, mi sento in debito e per me sarebbe motivo d’orgoglio e di rivalsa portarla in A, ma, ripeto, è presto”.

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