Di titoli, battute e citazioni ne sono state fatte tante, ma non si può negare come il man of the match di domenica, Daniele Verde, rappresenti metaforicamente la vittoria della linea giovane della Roma di Garcia e la speranza di un nuovo inizio. I primi 45 minuti contro il Cagliari sono stati più che incoraggianti, viste le numerosissime assenze e il morale sotto i piedi. Un passo indietro invece il secondo tempo, dove si è rivista la Roma balbettante di Gennaio, troppo impaurita di ottenere i tre punti. I giallorossi sono ancora lontani dal ritrovare la brillantezza di inizio stagione, che permetteva di avere il pallino del gioco per tutta la gara, ma contro i sardi contava solo la vittoria e i capitolini hanno messo il coltello tra i denti pur di ottenerla. Il possesso palla rimane ancora troppo fine a se stesso, con la sensazione che ogni tanto una verticalizzazione in più a scapito di qualche passaggio in orizzontale può creare chance importanti, non ancora sfruttate. Contro il Parma per fortuna torneranno alcuni elementi fondamentali come Manolas, De Rossi e Florenzi, ma soprattutto Gervinho e l’ultimo acquisto Doumbia. Capitan Totti è in evidente debito d’ossigeno e il loro reintegro sarà necessario per intuire le reali ambizioni di questa squadra, per capire se si può ancora credere allo scudetto, o invece se conviene guardarsi dietro e difendere la seconda posizione dal Napoli. Aver perso solo due partite nonostante mezzo campionato giocato sotto livello vuol dire che la qualità tecnica è indiscutibile, superiore quasi a tutte le altre. Manca l’armonia e la voglia di reagire. Ritroviamole, la stagione è ancora lunga.