IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) – Dopo aver vinto la Coppa di Portogallo e il campionato portoghese, Andrè Villas Boas, lo Special Two, l’allenatore più emergente del calcio europeo, 33 anni, inglese, italiano e spagnolo parlati correttamente, stasera rischia di vincere anche l’Europa League. Il suo Porto affronta, a Dublino, il Braga e il pronostico del derby lusitano è tutto dalla parte della squadra dell’ex assistente di Josè Mourinho. A.V.B., vale la pena ricordarlo, da mesi è stato individuato come allenatore ideale per la nuova Roma, quella a stelle & strisce, quella guidata dirigenzialmente da Franco Baldini, suo fortissimo sponsor, e da Walter Sabatini (mercoledì comincerà a lavorare ufficialmente a Trigoria). Villas Boas ha parlato più volte con Baldini, sa alla perfezione che cosa può offrirgli la Roma ma, per ora, ha sempre declinato l’invito di trasferirsi all’ombra del Colosseo. «Al Porto sto bene, c’è un gruppo di lavoro che mi piace e un lavoro da portare a termine», ha ribadito anche ieri a Dublino nella conferenza-stampa pre finale. «Il calcio non è un one man show, una partita non è soltanto una sfida tattica ma anche l’esaltazione del talento dei giocatori. Io non sono un dittatore: do indicazioni, ma poi ognuno deve sviluppare autonomamente la propria abilità», ha aggiunto, mollando un paio di ceffoni dialettici a Josè Mourinho, «Lui non è il mio maestro: io devo tutto a Bobby Robson».
Le sue parole, di fatto, non modificano più di tanto il discorso legato alla Roma: soltanto domani o venerdì, cioè archiviata la finale, parlerà con Baldini e soltanto in quel momento la Roma saprà, in via definitiva.
E stasera, alle ore 19, allo stadio Métropole di Villeneuve-d’Ascq, la capolista Lille affronterà il Sochaux nel recupero della 36esima giornata del campionato francese. Vincendo il Lille, che ha appena messo in bacheca la Coppa di Francia, porterebbe a sei i punti di vantaggio sull’Olimpique Marsiglia, squadra guidata da Didier Deschamps, secondo alcune fonti di mercato avvicinato nei giorni scorsi dai nuovi dirigenti della Roma. Il successo del Lille – a due turni dalla fine del campionato – significherebbe vittoria della Ligue1. Il nome dell’allenatore del Lille, Garcia, 46 anni, un maniaco del lavoro e del 4-3-3, è finito da qualche settimana sul taccuino del duo Baldini-Sabatini come alternativa a Villas Boas. «Rudi Garcia sta facendo un lavoro strepitoso con il Lille, e con calciatori che non sono di primissimo piano. Applica un calcio offensivo, con un 4-3-3 di base, con una prima punta supportata da due esterni offensivi. Uno come lui può essere appetito da società che stanno cercando un allenatore emergente. A Roma, per esempio, lo vedrei bene», ha dichiarato, a TRS, l’agente Fabrizio Ferrari, esperto di calcio francese. Garcia ha un contratto con il Lille fino al 2014 ma, dicono, anche voglia di misurarsi con un calcio più complicato di quello francese. Sabatini lo ha già contattato attraverso canali comuni e conta di approfondire la conoscenza per capire se realmente può fare al caso della Roma. Garcia, ma non solo Garcia. Vincenzo Montella, ad esempio, aspetta. E spera.