Violenza ultrà, stadio blindato. Allarme rosso per Roma-Napoli

Violenza ultrà, stadio blindato. Allarme rosso per Roma-Napoli

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LA REPUBBLICA – M. FAVALE – La partita è di quelle che possono valere una stagione intera: Roma-Napoli, posticipo serale di sabato prossimo, può costare a una delle due squadre il biglietto speciale per accedere alla Champions League. Sul campo conta solo vincere. Vista con gli occhi dell´ordine pubblico, però, dalle stanze di prefetto e questore questa posta in palio accresce ulteriormente il livello di rischio per una partita che, di per sé, si porta dietro un pesante carico di tensione. Per questo, ieri, il comitato per l´ordine pubblico e la sicurezza, convocato dal prefetto Giuseppe Pecoraro, ha deciso una serie di misure per evitare che la tradizionale rivalità tra le due tifoserie possa degenerare anche e soprattutto alla luce di quanto successo due giorni fa durante Genoa-Siena.

Con la Roma reduce da una bruciante sconfitta a Torino contro la Juve e in attesa del recupero contro la Fiorentina di domani pomeriggio, il rischio contestazione per la formazione di Luis Enrique è alto. In più si aggiunge il rapporto mai amichevole tra romanisti e napoletani che, in passato, soprattutto negli anni ‘90, hanno dato vita a scontri pesanti dentro e fuori dall´Olimpico. Anche per questo, Pecoraro, in linea con l´atteggiamento che quest´anno le prefetture in tutta Italia hanno avuto durante il campionato, ha deciso di vietare la trasferta ai napoletani sprovvisti di tessera del tifoso.
Non solo: nessun supporter della squadra biancazzurra, residente a Napoli o in Campania, potrà acquistare un biglietto per qualsiasi settore dell´Olimpico. E, ulteriore inasprimento delle misure, i biglietti potranno essere acquistati soltanto a Roma e provincia. Un tentativo per limitare la presenza di napoletani allo stadio (nonostante siano numerosi i supporter biancoazzurri muniti di tessera) e per concentrare l´attenzione delle forze dell´ordine nel “filtraggio” degli ingressi all´Olimpico.
L´obiettivo è quello di impedire che bombe carta, petardi e fumogeni (che due giorni fa a Genova hanno segnato l´inizio della contestazione che ha tenuto Marassi fermo per 40 minuti) vengano introdotti nello stadio. All´interno, poi, sarà massiccia la presenza di forze dell´ordine per evitare che le due tifoserie vengano a contatto o che una delle due tenga in ostaggio uno stadio intero com´è successo durante Genoa-Siena. D´altronde i precedenti non fanno ben sperare.
Nel 2008, ultimo campionato prima dell´introduzione della tessera del tifoso, Roma-Napoli fu palcoscenico per scontri tra tifosi che dall´Olimpico proseguirono fino alla stazione Termini. Nel 2001, invece, gli scontri tra biancazzurri e giallorossi avvennero in Campania, prima e dopo la sconfitta della Roma che a Napoli si giocava lo scudetto. Questo per dire degli episodi che, negli ultimi anni, hanno alimentato una rivalità antica. E, d´altronde, tutta Roma non ha dimenticato nemmeno quel derby che nel 2004 venne sospeso dopo le pressioni delle tifoserie romanista e laziale. Precedenti pericolosi di cui nessuno vorrebbe vedere una replica sabato prossimo.

 

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