Acea Virtus Roma-FMC Ferentino 61-73 (11-14, 22-35, 39-50)
Acea Virtus Roma: Olasewere 2, Meini 11, Maresca 2, Leonzio 5, Callahan 17, Flamini, Benetti 2, Voskuil 16, Casagrande ne, Bonfiglio 6. All. Caja
FMC Ferentino: Galuppi, Gigli 12, Raspino 5, Benevelli 5, Datuowei, Imbrò 10, Carnovali 15, Benvenuti, Bowers 6, Raymond 20. All. Ansaloni
Secondo stop consecutivo per la Virtus Roma, che si arrende nel derby casalingo con Ferentino. Al termine di una gara quasi mai in discussione, l’Acea esce dal Palazzetto dello Sport con tanti dubbi, dalla condizione fisica a quella mentale, con un nervosismo neanche troppo nascosto che sta avanzando come un virus pericolosissimo. Dopo la settimana di sosta ben altra era la squadra che ci si attendeva di trovare, nonostante di fronte avesse una delle formazioni più accreditate del Girone Ovest. Stanca, molle sulle gambe e con troppe poche soluzioni per uscire dai momenti di difficoltà. Un attacco asfittico, che produce la miseria di 61 punti, arrivati solo grazie alla pioggia di triple del quarto periodo, al quale Roma si era presentata con 39 punti sul tabellone, figli anche di tantissime conclusioni facili sbagliate in maniera banale e soprattutto superficiale. Gli unici a provare a dare un minimo di scossa, proprio soprattutto con le conclusioni da dietro l’arco, sono stati Voskuil (16 punti con 4/9 da tre) e Callahan (17 punti, 3 bombe e 10 rimbalzi). Meini (11 punti) è stato perfetto dai 6.75 (3/3) ma ha sofferto troppo il maggiore atletismo degli esterni di Ferentino. Il resto della squadra spento ed in balia di se stesso, con Olasewere specchio perfetto di una serata da cancellare. Ferentino ha trovato un’ottima prestazione corale, con i picchi di Raymond (20 punti e 4 rimbalzi) e Carnovali, autore di un 5/8 da tre che ha raddoppiato la sua media punti nel torneo. Bene anche l’ex di serata Gigli, bersaglio come sempre degli improperi del pubblico romano e Imbrò, abile nel gestire l’attacco dei suoi con ben 7 assist. Caja avrà tanto da lavorare per tirare fuori l’Acea da una situazione di classifica che ora è tornata a farsi quanto mai preoccupante.
La partita. L’inizio di gara è all’insegna dell’equilibrio. Estremamente imprecise le due squadre al tiro, soprattutto l’Acea che fallisce alcune conclusioni da sotto canestro. Ferentino tenta, sul finire di frazione, il primo allungo, andando al primo riposo sul +3 (11-14). Continua l’apatia di Roma nel secondo quarto, mentre gli ospiti trovano con maggiore continuità la via del canestro. Carnovali mette un paio di triple rocambolesche e Ferentino scappa via sul +10 (12-22) al 13′. Vantaggio che resta più o meno simile, sempre con gli amaranto in controllo e che anzi allungano (22-35) col 2/2 di Imbrò dalla lunetta prima del riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi piccoli segnali di vita dell’Acea, che dopo la tripla di Callahan viene però subito ricacciata indietro con un parziale buono per il +17 (25-42) al 24′. Brutte esecuzioni, passaggi sbagliati, palle perse e tiri sempre contestati causano i soli 39 punti segnati a Roma, con gli uomini di coach Ansaloni bravi a restare sempre in testa (39-50). Nel quarto periodo Voskuil e Callahan si iscrivono al festival della tripla, cosa che consente alla Virtus di piazzare l’unica fiammata di serata, portandosi a -7 (59-66) al 38′. Tentativo di aggancio che si chiude però sulla risposta da dietro l’arco di Imbrò e grazie alla freddezza di Raymond, decisivi per la vittoria che regala felicità al buon numero di tifosi presenti al seguito di Gigli e compagni.
Questo il commento di coach Attilio Caja in sala stampa: “Complimenti a Ferentino che ha fatto un’ottima partita e vinto meritatamente. Noi non abbiamo giocato bene. Siamo partiti male, probabilmente la pausa che abbiamo avuto nei giorni scorsi è stata gestita male, è colpa mia che ho concesso il permesso di partire. L’inizio negativo ha condizionato tutta la partita, abbiamo sbagliato l’impossibile in attacco, nel primo tempo abbiamo finito col 29% di realizzazione mancando i terzi tempi. Dall’altra parte invece hanno realizzato anche dei canestri difficili dai quali hanno preso fiducia, penso ai due sulla sirena dei 24” di Carnovali. Nel secondo tempo abbiamo provato a fare qualcosa di meglio per rientrare, loro sono riusciti a mantenere i nervi saldi portando a casa un risultato meritato che deve farci prendere coscienza di ciò che dobbiamo fare. Durante la settimana avevo cercato di far capire che il ritmo del lavoro non era positivo ma non sono stato bravo a farmi intendere. Il resto si è visto oggi, non eravamo pronti, dobbiamo cercare di esserlo il prima possibile per la prossima partita”.
Fonte foto: Federico De Angelis