Lighthouse Trapani-Unicusano Virtus Roma 106-105 (26-22, 51-62, 84-86)
Lighthouse Trapani: Mays 36, Costadura ne, Renzi 19, Tommasini 1, Tavernelli 20, Simic, Nicosiane, Ondo Mengue , Viglianisi 15, Filloy 2, Crockett 13. All: Ducarello
Unicusano Virtus Roma: Brown 20, Raffa 30, Piccolo 3, Lentini ne, Maresca 15, Chessa 5, Sandri 3, Baldasso 8, Landi 17, Vedovato 5. All: Corbani
Chi di tripla ferisce, di tripla perisce. Si interrompe in Sicilia la striscia di quattro vittorie consecutive della Virtus Roma, che si arrende ad una tripla fortunosa di Mays a 4″ dalla fine, con tanti episodi sui quali recriminare. La squadra di Corbani, infatti, per lunghi tratti della gara ha avuto in mano l’inerzia, salvo poi mancare nei dettagli decisivi, leggasi ad esempio il pessimo 59% (10/17) ai tiri liberi. Sul parquet del PalaConad va in scena una battaglia a suon di tiri dalla lunga distanza, con Trapani e Roma che realizzano lo stesso 50% (13/26, 17/34), entrambe con i due playmaker su tutti nel ruolo di cecchini. Mays, compresa quella più importante della vittoria, ne piazza 9/15 per 36 punti totali, mentre Raffa chiude con 8/12 e 30 punti in tutto. Molti, ovviamente, i giocatori in doppia cifra nei due roster, soprattutto Brown (20 punti, 10 rimbalzi, 4 recuperi e 3 assist) e Renzi (19+12). Ottima la serata di Landi con 17 punti (5/9 da 3) e 4 rimbalzi, con capitan Maresca a quota 15, costretto però ad uscire per parecchi minuti a causa di un taglio rimediato dopo un contatto con Renzi. Oltre l’asse play-pivot per i padroni di casa c’è stato un ottimo Tavernelli (20 e 5 assist) con Viglianisi (15) e Crockett (13) utili nei momenti chiave della rimonta siciliana. La Virtus vince la lotta a rimbalzo (30-34) e distribuisce più assist (14-22), ma nelle fasi in cui era richiesta lucidità maggiore ha peccato di esperienza, concedendo secondi tiri che sono poi costati la vittoria, pagando certamente anche il nuovo infortunio (ma sembrerebbe nulla di grave) di Chessa, che non ha dato il solito apporto qualitativo all’attacco. Resta il rimpianto di due punti persi che avrebbero significato playoff quasi certo, ma c’è tempo per rimediare, nonostante il terzo posto perso a vantaggio di Legnano, con la Virtus sola a quota 30 punti in quarta posizione.
La partita. A giudicare dall’inizio del match, tutto ci si sarebbe potuti aspettare tranne ciò che poi il campo ha prodotto. Molta fisicità e contatti al limite, con il tabellone che al 5′ segna l’equilibrio col 12-12. Viglianisi realizza dall’area, Crockett schiaccia per il +8 (24-16) al 9′. Landi e Brown dalla lunetta riducono il passivo per il 26-22 della prima pausa. Nel secondo quarto va in scena un vero e proprio show, con protagonisti giocatori e, purtroppo, arbitri. Corbani protesta per alcuni contatti non ravvisati dai fischiettii e si becca un tecnico, ma peggio va al suo collega Ducarello al 13′ che viene espulso dalla terna dopo le proteste che hanno seguito il quarto e quinto fallo fischiati a Filloy, sul punteggio di 31-29. La Virtus approfitta del blackout siciliano e piazza un parziale di 2-12 chiuso con due triple in fila di Landi per il 33-41 al 14′. Baldasso al 15′ colpisce dalla lunga distanza per il 39-46, ma Trapani rientra al 16′ col 2/2 dalla lunetta di Tavernelli (45-46). Riscappa Roma che al 19′ è nuovamente avanti di 8 (49-57), allungando poi negli ultimi istanti con un piazzato dall’angolo di Piccolo e una tripla di Raffa sulla sirena per il 51-62 al riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi continuano ad essere molto prolifici i due attacchi, ne beneficia la Virtus che al 24′ tocca il +10 grazie al canestro di Maresca. Al 26′ una tripla di Viglianisi riavvicina i suoi (75-79), dando il la ad un break di 12-5 che vale l’84-84, prima che Brown, anche lui un istante prima della sirena, piazzasse il jumper dell’84-86 al 30′. Continua sui binari dell’equilibrio il match, con Mays che al 34′ prova da due punti a far andar via Trapani (95-89). La Virtus però di mollare non vuole saperne e, anzi, trova diversi protagonisti (Raffa, Maresca, Baldasso e Landi) che confezionano un parziale di 6-16 per il 101-15 al 38′. Renzi fa 2/2 dalla lunetta, mentre con 40 secondi ancora da giocare Sandri sbaglia entrambi i liberi e lascia la palla del pareggio o della vittoria a Trapani, che dopo l’errore di Tavernelli mette nelle mani di Mays la tripla del 106-105 che lascia ai capitolini l’amaro in bocca ed il rimpianto di aver gestito male le occasioni per vincere.
Queste le parole di coach Fabio Corbani al termine del match: “Sicuramente è stata una partita divertente, ovviamente più per Trapani che per noi; penso anche una bella partita di pallacanestro, magari confusa nell’arbitraggio ma senza che questo favorisse una squadra piuttosto che un’altra. Questa è stata come una partita di playoff, che noi non abbiamo ancora conquistato, ma il senso era che Trapani era probabilmente costretta a vincere mentre noi con un successo ci saremmo praticamente assicurati la postseason. La gara è stata decisa dagli episodi e quello finale è un canestro bellissimo e difficile di Mays. Come ho detto alla squadra credo abbiamo fatto una partita importante di intensità, di strappi ma che dobbiamo imparare a condurre in trasferta anche quando ci sono momenti di difficoltà o quando cambia il metro arbitrale, dobbiamo essere più rapidi a adeguarci, è importante per il nostro processo di crescita. Complimenti a Trapani per non aver mollato mai, noi abbiamo degli aspetti positivi sui quali continueremo a lavorare e migliorare. Sono contento della durezza mentale mostrata dalla squadra in ambiente come questo, perché alla nostra situazione già nota con l’assenza di Benetti, abbiamo dovuto aggiungere l’indurimento muscolare di Chessa che non abbiamo più potuto far tornare in campo e Maresca tenuto fuori diversi minuti nel suo momento migliore per un taglio rimediato in un contrasto con Renzi difficile da rimarginare”.
Fonte foto: pallacanestrotrapani.com