Virtus Roma, brusco passo indietro: rovescio (108-72) a Sassari

Virtus Roma, brusco passo indietro: rovescio (108-72) a Sassari

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Banco di Sardegna Sassari-Virtus Roma 108-72 (25-24, 57-35, 88-53)

Banco di Sardegna Sassari: Spissu 13, McLean 7, Bilan 16, Bucarelli 4, DeVecchi, Evans 11, Magro 6, Pierre 19, Gentile 8, Vitali 12, Jerrels 12, Re. All. Pozzecco.

Virtus Roma: Cusenza ne, Moore, Alibegovic 2, Rullo 5, Dyson 8, Baldasso 10, Pini 8, Farley, Spinosa, Jefferson 13, Buford 3, Kyzlink 23. All. Bucchi.

Brutto stop per la Virtus Roma, che nell’anticipo della settima giornata di campionato non riesce a ripetere quanto di buono fatto nelle ultime 4 partite (3 vittorie e 1 sconfitta onorevole con la corazzata Milano), uscendo con le ossa rotte dal PalaSerradimigni. Soprattutto è l’atteggiamento degli uomini di Bucchi a lasciare parecchie preoccupazioni, in vista di un futuro a breve termine che tanto dirà, però, sul prosieguo della stagione virtussina. Si salva solo Kyzlink, autore forse della sua miglior prova stagionale, con 23 punti (3/4 da tre), 5 rimbalzi e 4 assist. Per il resto, è un totale dominio dei padroni di casa, che mandano ben 6 giocatori in doppia cifra, con Pierre (19, 10 rimbalzi e 4 assist) autentico mattatore. La squadra di Pozzecco vince la lotta a rimbalzo (40-29), mettendo insieme la bellezza di 26 assist e surclassando Roma in termini di valutazione totale (143-65), con le 16 palle perse romane a mettere ulteriori elementi sui quali lavorare. Attesa dalla trasferta di Cantù, domenica prossima, per la Virtus si prospetta una settimana di duro lavoro, per raccogliere i cocci e ripartire, come già dimostrato di poter fare, senza troppo stare a pensare ad una giornata decisamente no, che dovrà però rimanere un episodio ben isolato dal resto del campionato.

La partita. Inizio sprint di Sassari, capace di trovare canestri in contropiede così come a difesa schierata, rifilando un 12-2 di parziale nei primissimi minuti. Timeout di Bucchi che sortisce gli effetti sperati tanto che Roma, colpo su colpo, riesce a rimontare lo svantaggio, con Kyzlink autentico protagonista, chiudendo il primo periodo sotto di una sola lunghezza (25-24). Ad inizio secondo quarto i capitolini trovano anche la parità, rimanendo per qualche minuto nel match ma di colpo si spegne la luce così i padroni di casa cominciano a martellare la retina, lasciando agli ospiti la miseria di tre canestri dal campo, andando all’intervallo lungo sul 57-35.

Al rientro dagli spogliatoi la partita non decolla più, perché Dyson e soci hanno già la testa sotto la doccia, mentre per Sassari è una beneficiata, mandando di fatto i titoli di coda sul +35 (88-53) della penultima sirena. Il divario tocca anche le 40 lunghezze nel quarto periodo, così gli allenatori svuotano le loro panchine, arrivando stancamente alla sirena finale di una gara che, di fatto, è durata poco più di 10 minuti.

Le parole di coach Piero Bucchi al termine della gara: “Il commento alla partita è molto semplice: la Dinamo è andata davvero bene e le facciamo i complimenti per la bella partita; noi chiaramente molto male, forse le tre vittorie e la bella prova con Milano hanno involontariamente illuso qualcuno che si potessero fare le cose in modo più facile, quando invece a questi livelli appena abbassi la guardia prendi gli schiaffi. È una sconfitta che ovviamente fa male, siamo molto dispiaciuti ma dobbiamo fare tesoro di tutte le cose negative di questa serata perché bisogna ripartire”.

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