Npc Rieti-Virtus Roma 97-84 (25-21, 51-43, 79-65)
Npc Rieti: Tommasini 15, Hearst 22, Savoldelli 5, Casini 12, La Torre 9, Olasewere 9, Conti, Gigli 11, Marini 2, Carenza 12, Mariantoni ne, Bizzoni ne. All. Rossi.
Virtus Roma: Basile ne, Maresca 4, Chessa 14, Baldasso 5, Lucarelli ne, Landi 5, Filloy, Roberts 21, Thomas 18, Parente 17. All. Bechi.
Undicesima sconfitta in trasferta su dodici gare giocate in stagione per la Virtus Roma, che si arrende al PalaSojourner di Rieti ed è ormai sempre più penultima nel Girone Ovest, con i playout praticamente da considerarsi una certezza. Non cambia molto il copione rispetto alle altre partite, se non che la Virtus prova a stare in partita per più tempo, ma il problema delle rotazioni corte non consente agli uomini di Bechi di poter pensare di portare sino in fondo gare che fanno dell’intensità la caratteristica principale. E’ il solito Roberts (21) a comandare in termini di punti segnati, aggiungendo alla sua serata 6 rimbalzi, 1 recupero e 3 assist, con Thomas (18) troppo impreciso dal campo (6/15 totale). Ottima la prestazione dell’ex reatino Parente, autore di 17 punti, in una gara per lui emotivamente non facile, vista la scomparsa del papà durante la settimana. Ritrova la vena offensiva anche Chessa (14), ma nel complesso sono troppe le forzature in attacco, come testimonia il 50% (22/44) da due punti. La Virtus viene inoltre surclassata a rimbalzo (38-26), con i padroni di casa bravi a concretizzare i tentativi da due punti (27/37, 73%). Hearst su tutti (22) decisivo con i canestri che indirizzano la partita, oltre all’ottimo Tommasini (15) che di fatto la chiude, oltre alla concretezza di Casini e alla solidità dell’ex Gigli, ma è la maggiore profondità della panchina a disposizione di Rossi a fare la differenza, perchè ogni elemento chiamato in causa, anche il neo arrivato La Torre, riesce a contribuire ad un successo che lancia i reatini in piena zona playoff.
La partita. Inizio all’insegna dell’equilibrio, 9-9 al 4′. E’ la Virtus a creare il primo strappo nel punteggio, con Roberts, Chessa e Thomas che producono un parziale di 1-9 per il 10-18 del 6′. Da qui in poi, però, non solo Rieti non si scompone, ma anzi decide di dare una netta spallata all’andamento del match, stringendo le maglie difensive e trovando un’ottima circolazione di palla, complice anche l’uscita degli americani opachi sino a quel momento, piazzando un contro break di 15-3, che li porta a chiudere il primo quarto avanti di 4 (25-21), solo perchè Roberts realizza una bomba da lontano sulla sirena. Nel secondo periodo è sempre Rieti a controllare la situazione, aumentando di molto la percentuale dal campo, bloccando le poche iniziative romane, allungando così sul +8 (51-43) alla pausa lunga.
Al rientro dagli spogliatoi sembra più sveglia Roma, con Parente dalla lunga distanza a dare ai suoi il -3 (56-53) al 22′. Sul 65-60 al 27′, Chessa recupera palla ma in contropiede getta malamente l’opportunità di riaprire totalmente la gara, così Rieti ne approfitta e concretizza un altro parziale mortifero, stavolta di 14-5, per il 79-65 della penultima sirena. Nel quarto periodo, al 33′, i giochi sembrano chiusi al di la del +10 (79-69). Rieti però tira troppo presto i remi in barca, così la Virtus prova a rientrare con Chessa e Maresca che danno il -5 (79-74). Al 38′ due liberi di Roberts danno addirittura il -4 (86-82), ma 5 punti in fila di Tommasini fanno scappare via nuovamente i reatini, che chiudono i conti con Casini dalla lunetta.
Questo il commento di coach Luca Bechi in sala stampa: “Abbiamo avuto un discreto approccio andando avanti 10-18, poi ci siamo disuniti alla reazione di Rieti perdendo ritmo per rimanere attaccati alla partita e soprattutto concedendo troppi canestri. Abbiamo alternato zona e uomo per rallentarli ma abbiamo concesso troppe penetrazioni al ferro, abbiamo provato anche con quattro piccoli visto anche un piccolo infortunio di Landi alla caviglia. Con l’assetto piccolo siamo stati più aggressivi ma comunque a strappi, nei momenti in cui siamo tornati sotto dovevamo essere più bravi e lucidi. Nella sosta contiamo di recuperare i nostri infortunati e di mettere in ritmo chi è stato fuori e lavoreremo per preparare al meglio il rush finale del campionato e ritrovare gli equilibri. Ma il vero passo in avanti che dobbiamo fare è sull’attitudine, ora le gare diventano sempre più pesanti e noi dobbiamo crescere nelle fasi del gioco con un atteggiamento che sia consapevole del momento difficile ma allo stesso tempo giocare con positività per avere un approccio che sia più costruttivo”.