Virtus Roma, il cuore oltre l’ostacolo: vittoria (85-84) su Scafati e Final...

Virtus Roma, il cuore oltre l’ostacolo: vittoria (85-84) su Scafati e Final Eight raggiunta

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Unicusano Virtus Roma – Givova Scafati 85-84 (19-22, 40-45, 63-69)

Unicusano Virtus Roma: Brown 7, Raffa 25, Benetti 12, Piccolo, Di Simone ne, Chessa 9, Sandri 15, Baldasso 5, Landi 10, Vedovato 2. All: Corbani

Givova Scafati: Di Palma ne, Crow 5, Fantoni 13, Naimy 25, Ammannato 7, Panzini, Perez, Matrone ne, Santiangeli 10, Johnson 24. All: Perdichizzi

Una vera e propria impresa quella della Virtus Roma, che al termine di una battaglia batte Scafati e stacca il pass per la Final Eight di Coppa Italia. Le difficoltà di Roma iniziano sin da subito, quando al quinto minuto Brown viene atterrato da Fantoni ed è costretto ad uscire, a fronte di cifre già importanti (7 punti, 2 rimbalzi e 1 stoppata). Ci pensa un monumentale Raffa a caricarsi la squadra sulle spalle e, nonostante un infortunio al polpaccio subito in corso d’opera che ne limita la mobilità, chiude la sua enorme serata con 25 punti, 5 rimbalzi, 1 stoppata, 1 recupero e 3 assist, oltre alle giocate decisive. Come spesso accade in questa stagione, è il gruppo messo assieme da Corbani a fare la differenza, un roster composto da giocatori ancora da migliorare tecnicamente ma che dal punto di vista umano e caratteriale hanno attributi da vendere. Finalmente Sandri (15 punti, 8 rimbalzi, 1 recupero e 4 assist) riesce a segnare il tiro decisivo a pochi secondi dalla fine, scrollandosi di dosso quella sfortuna che gliene aveva fatti sbagliare due di fila contro Legnano ed Eurobasket. Ottima prova anche di Landi, che nonostante sia stato condizionato dai falli, è comunque riuscito a mettere in mostra le sue caratteristiche principali, realizzando due triple per complessivi 10 punti, 6 rimbalzi, 2 recuperi e 1 assist. Bene anche Benetti, chiamato agli straordinari in un reparto lunghi davvero ridotto all’osso, che ha chiuso con 12 punti, 3 rimbalzi e 2 assist. Preziosissimi i 5 rimbalzi catturati da Vedovato, così come i 9 punti di Chessa, arrivati tutti nel quarto periodo con tre triple in fila, dopo la più brutta partita giocata in maglia Virtus, chiusa con un pessimo 3/12 dal campo. In casa Scafati sono Naimy (25, 4 rimbalzi e ben 15 assist ma con 7 perse) e Johnson (24 e 6 rimbalzi) a dominare la scena, con Fantoni (13+4) che parte molto forte ma si spegne durante l’arco della gara. Roma la vince col cuore, con merito e tanto sacrificio, limitando il numero delle palle perse (12) contro le 17 ospiti, tamponando il predominio campano a rimbalzo (38-39) e sopperendo alle migliori percentuali di Scafati al tiro. Ora ci sarà da soffrire domenica, sempre al Palazzetto contro Casale Monferrato, anche in funzione delle condizioni fisiche di Brown e Raffa, con l’assenza già annunciata, per la quarta partita consecutiva, di capitan Maresca, ma forti di un terzo posto al termine del girone di andata insperato ad inizio anno, ma assolutamente meritato sul campo, guadagnato con la forza delle idee e del lavoro quotidiano che questo gruppo sta dimostrando di avere nelle proprie corde.

La partita. Si parte in equilibrio, con le due squadre che si rincorrono nel punteggio (8-7 al 3′). Il primo break è romano, vantaggio di cinque lunghezze (12-7) al 5′, con l’ultimo canestro di serata per Brown, uscito come detto per infortunio alla caviglia. Fantoni apre e chiude un parziale di 5-15 che all’8′ manda avanti Scafati sul 17-22. Raffa da dentro l’area realizza il 19-22 col quale si va alla prima pausa. Nel secondo quarto Roma trova i canestri pesanti di Landi, che al 14′ riporta in vantaggio i suoi di 7 (37-30). Da questo momento però i padroni di casa si spengono e subiscono un parziale di 3-15, figlio dell’enorme fatica fatta nel reggere gli uno contro uno e degli errati accoppiamenti difensivi che creano troppi miss-match sfavorevoli, grazie al quale i ragazzi di Perdichizzi vanno al riposo lungo avanti 40-45.

Al rientro dagli spogliatoi sono sempre i campani ad avere in mano il pallino del gioco, mantenendo seppur di poco la testa della gara. La Virtus prova a tenersi a contatto, ma la lucidità di Scafati fa si che il vantaggio ospite aumenti fino alle nove lunghezze (60-69) al 29′. Baldasso realizza la tripla del 63-69 che da un minimo di respiro ai suoi e chiude un quarto decisamente poco proficuo per la Virtus. Nel quarto periodo sembra arrivato il momento di gettare la spugna, quando Naimy prima e Santiangeli poi ricacciano gli avversari a -8 (71-79) al 33′. Raffa, Sandri e Chessa però non sono per nulla d’accordo con la fuga ospite, così iniziano sei minuti di un’intensità spaventosa, giocate maschie e poco spazio per i non coraggiosi. La guardia sarda realizza tre triple, mente Sandri ed il play italoamericano da dentro l’area propiziano un parziale di 11-2 che al 36′.35″ fa rimettere la testa avanti a Roma (82-81). Crow realizza l’82-83, Raffa fa 1/2 dalla lunetta ed è così che si entra negli ultimi due minuti in perfetta parità (83-83). Naimy, che pochi istanti prima si rivolge al pubblico del Palazzetto con gesti a dir poco irrispettosi, va in lunetta sbagliando una delle due conclusioni per l’83-84 a 1′.8″ alla sirena. Sandri dall’altra parte subisce una stoppata che sembra chiudere i conti, ma la difesa romana funziona e costringe Crow a sbagliare il tiro che, con 29″ da giocare, da l’ultima speranza alla Virtus. Sandri si prende la responsabilità e a 15″ dall’ultima sirena realizza il canestro dell’85-84 finale, perché Naimy da tre sbaglia e Raffa cattura il rimbalzo decisivo a 36 centesimi dalla fine. 0/2 dalla lunetta ma non c’è più tempo e la Virtus festeggia un risultato eccezionale, preparandosi ad affrontare un campionato ancora lungo ma che può essere ricco di soddisfazioni.

Questa l’analisi di coach Fabio Corbani in conferenza stampa: “Ringrazio il General Manager per le belle parole spese nei confronti miei e dei giocatori. Partendo dai ragazzi abbiamo vinto una partita che era diventata una finale come ci eravamo già detti più volte; volevamo toglierci lo sfizio di provare ad arrivare alle Final Eight di Coppa Italia e quindi sono molto contento per loro. Soprattutto per quello che fanno ogni giorno in palestra, per come sono dediti all’ascolto, per come mostrano continua disponibilità a migliorare ogni singola proposta tecnica e questo credo sia il giusto premio per i giocatori per lo staff  e per il club. Tutte le difficoltà le superiamo con il sorriso e questo credo sia la fotografia del nostro gruppo. Detto questo non abbiamo fatto niente perché abbiamo solamente finito il girone d’andata, ora ci aspetta quello di ritorno molto impegnativo dove le squadre si muoveranno sul mercato e cambieranno la loro struttura, come è tipico in questi anni di Lega troveremo squadre diverse, più forti. Noi cercheremo di migliorarci con le nostre qualità, oggi a dimostrazione del nostro percorso di crescita ad esempio Benetti ha fatto una partita molto consistente. La partita è stata molto difficile anche perché poi c’è stato l’infortunio di Brown che si è aggiunto all’assenza di Chessa, e i problemi di falli; una serie di difficoltà quindi che però con energie nervose e trovando soluzioni difensive e offensive diverse rispetto al solito siamo riusciti a risolvere, poi chiaramente è sempre un tiro che entra o esce, ma avevamo perso così ad esempio con Legnano ed Eurobasket e stavolta siamo stati premiati. Vittoria di cuore ed energia”.

Fonte foto: Giulio Tiberi

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