Acea Virtus Roma-Openjobmetis Varese 87-78 (20-26, 40-52, 64-63)
Acea Virtus Roma: Ejim 9, Triche 14, Jones 8, D’Ercole, Sandri, De Zeeuw 18, Kuschev ne, Finamore ne, Gibson 12, Stipcevic 18, Morgan 8, Pullazi ne All. Dalmonte
Openjobmetis Varese: Rautins 6, Daniel 12, Casella, Robinson 12, Diawara 24, Testa ne, Okoye 7, Deane 5, Callahan 12, Balanzoni ne, Pietrini ne All. Pozzecco
Una cosa è certa: questa squadra non è per tifosi dal cuore debole. Altrettanto chiaro è che Rok Stipcevic ha tanto di quel carisma che ci si potrebbe riasfaltare le buche di una piovosa Roma di metà novembre. Sotto anche di 19 punti, i ragazzi di coach Dalmonte sono tornati lentamente in partita, guidati oltre che dal play croato (ex della serata, bersagliato di insulti dai varesini) anche da un De Zeeuw prezioso non solo in zona punti (18), ma anche nelle altre voci statistiche (5 rimbalzi, 1 stoppata, 2 recuperi e 2 assist). Melvin Ejim finalmente ha dimostrato che il suo atletismo può essere estremamente utile alla Virtus, così come l’intelligenza di Triche nel non forzare troppo al tiro e la presenza fisica di Morgan sotto i tabelloni (11 rimbalzi per lui). Certo, l’altalena sulla quale è salita l’Acea da inizio stagione andrebbe fermata, cercando una maggiore costanza all’interno anche della stessa partita. Ma è lo scotto da pagare all’inesperienza di molti elementi, che comunque al momento di tirar fuori gli attributi non sono certo disposti a tirarsi indietro. In casa Varese un sontuoso Diawara da 24 punti (15 nel solo primo quarto) ha provato a sopperire alla mancanza di gioco di una squadra brava ad approfittare delle difficoltà di Roma, ma che al primo momento nero non ha saputo reagire alle complicazioni e alla pressione della rimonta dei padroni di casa. Purtroppo, nostro malgrado, dobbiamo ancora annotare una prestazione disastrosa da parte della terna arbitrale composta stavolta da Taurino, Sabetta e Weidmann. Falli fischiati a Roma ai limiti del grottesco, decisioni evidenti a tutti tranne che a loro, per fortuna risolte nella giusta direzione grazie all’ausilio dell’istant replay. E pensare che c’è ancora qualcuno che si oppone all’utilizzo della tecnologia nello sport professionistico…
La partita. Non funzionando i tabelloni del Palazzetto dello Sport causa maltempo (!) siamo costretti ad annotare il punteggio, canestro per canestro, sul caro vecchio quadernone a righe. In barba alle difficoltà della tribuna stampa, la gara inizia all’insegna dell’equilibrio. Diawara è subito caldo, ma Roma regge bene e al 5′ la tripla di De Zeeuw vale il -2 (9-11). Altra tripla, stavolta di Stipcevic e la Virtus passa in testa (16-15 al 7′). In tre minuti però gli ospiti si ritrovano, piazzano un break di 4-11 e chiudono il primo quarti avanti sul 20-26. Diawara è incontenibile con i suoi 15 punti. Il secondo quarto della Virtus è difficile da spiegare. Brutto gioco, difesa molle, palloni persi e poca voglia di reagire da parte dei giocatori. Dopo 1′ Triche riporta Roma a -3 (23-26), ma poi è solo una lenta e dolorosa discesa. L’Acea passa 4 minuti senza fare canestro, intanto l’Openjobmetis ne approfitta e al 15′ è 29-37. Ancora blackout offensivo e Varese vola sul +19 (29-48) al 18′. Roma in 2 minuti da un piccolo segnale di risveglio e, guidata da 5 punti di Gibson, piazza un 11-4 che le consente di tornare negli spogliatoi sul -12 (40-52).
Al rientro dal riposo lungo, come spesso accade, si intuisce che le facce di D’Ercole e compagni sono diverse. Triche e Jones iniziano a segnare, così al 24′ lo svantaggio scende sotto la doppia cifra (51-59). Stipcevic suona la carica, i compagni (soprattuto Gibson e De Zeeuw) lo seguono e la gara si ribalta. Punto su punto, difesa su difesa la Virtus rientra, toglie fiducia a Varese che nel frattempo ha dovuto richiamare Diawara in panchina per problemi di falli e riesce a passare avanti. Il parziale dice 13-2 Roma e sui fogli di carta c’è scritto 64-61. No, non ci siamo sbagliati. Okoye schiaccia il canestro del 64-63 con il quale si chiude il terzo periodo. Nel quarto quarto 5 punti iniziali di Callahan fanno scappare gli ospiti sul +4 (64-68) e il pensiero va alla faticosa rimonta di mercoledì con Oldenburg. Avranno la forza di riprovarci ancora? Si! Perchè prima Ejim impatta sul 68-68 al 35′, poi due triple in fila di De Zeeuw e Stipcevic, condite dai liberi di Morgan chiudono il 12-0 Acea che da il 76-68 al 37′. Varese rientra a sino -3 (76-73) ma un gioco da 3 punti di Morgan ridà un ottimo margine a Roma (79-73) al 38′. Stipcevic tiene per mano i compagni fino alla fine, 7 punti in 2 minuti e il Palazzetto può esplodere per l’ennesima prova di carattere dei propri ragazzi, capaci di far deprimere l’ambiente e in altrettanto poco tempo di farlo esaltare. Preziosa per classifica e morale questa terza vittoria in campionato.
Questo il commento di coach Dalmonte in sala stampa: «Aver giocato 11 partite in 5 settimane significa accumulare una fatica mentale non indifferente. E in parte può dipendere da questo l’inizio: nei primi 20′ siamo stati disattenti dal punto di vista difensivo anche in cose piccole, ma la cosa straordinaria di questi ragazzi è che non fanno mai un passo indietro, dimostrando di credere enormemente in quello che fanno e facendo il meglio possibile. Nel secondo tempo abbiamo concesso 26 punti, l’esatto 50% rispetto al primo, abbiamo avuto una reazione in attacco cercando i giocatori interni con più pazienza, prendendo vantaggi e attaccando il ferro invece di accontentarci pigramente tiri da 3 punti».