Partita senza grossi contenuti tecnici quella del Palazzetto dello Sport, con la Virtus che controlla dall’inizio alla fine senza mai problemi e porta a casa 2 punti che danno la quasi certezza a Napoli della retrocessione diretta, mentre per Roma non cambia quasi nulla in termini di lotta per evitare i play out. Sono come al solito gli americani di Roma a farla da padrone, con Thomas in special modo capace di una prestazione offensiva da 30 punti, 6 rimbalzi, 1 recupero e 5 assist. Non è da meno Roberts, che domina da solo il reparto lunghi avversario segnandone 22 con 5 rimbalzi ma, cercando il pelo nell’uovo, 4 palle perse. Buona la serata di Chessa (3/7 da tre) con tutti gli italiani a dare il proprio contributi per chiudere un discorso probabilmente mai aperto. La Virtus domina a rimbalzo (38-23), negli assist (18-11) e la valutazione totale finale (111-66) rende bene l’idea dei valori in campo. Napoli non da ma la sensazione di provarci, pur dovendo venire nella Capitale a fare la gara della vita, ma complice anche qualche assenza e le conseguenti rotazioni ridotte esce dal parquet con una pessima figura e quasi nessuna speranza di poter dire la sua nell’ultima parte di stagione.
La partita. Equilibrio che regge solo nei primi tre minuti, quando il divario è di 4 punti (11-7). Di li in poi però è un assolo romano, perchè al sesto la Virtus chiude un parziale di 10-0 buono per il 21-7. Il distacco aumenta a fine primo periodo, con Thomas che continua a segnare e Parente che sulla sirena piazza la tripla del 34-17. Si mantiene lo stesso margine anche nel secondo periodo, con ancora la Virtus ad allungare e ad arrivare sul +20 (50-30) con la penetrazione di Thomas. Roma non segna per due minuti, Napoli ne fa solo 3 e si va al riposo lungo sul 50-33.
Al rientro dagli spogliatoi un piccolo sussulto ospite fa arrivare i partenopei sul -14 (50-36), nulla però che possa impensierire i padroni di casa, che tornano al +20 (56-36). Dalla lunetta, soprattutto, Napoli trova i punti per accorciare un po’, chiudendo il terzo quarto sul -15 (67-52). Il quarto periodo serve a coach Bechi per provare qualche schema in vista dei certamente più probanti impegni futuri ma ciò non impedisce alla sua Virtus di allungare ancora toccando i 27 punti di vantaggio (90-63), regalando un sorriso agli spettatori che attendevano la vittoria quasi come un fatto dovuto.