Virtus Roma, playoff: pesante sconfitta (91-67) in gara 2 a Siena. Serie...

Virtus Roma, playoff: pesante sconfitta (91-67) in gara 2 a Siena. Serie sul 2-0

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MONTEPASCHI_SIENA_-_ACEA_VIRTUS_ROMA082Montepaschi Siena-Acea Virtus Roma 91-67 (21-17, 46-33, 69-48)

Montepaschi Siena: Viggiano 16, Hunter 7, Cournooh 2, Haynes 4, Carter 14, Janning 5, Ress 7, Ortner 12, Nelson 7, Udom, Bucarelli ne, Green 17. All. Crespi

Acea Virtus Roma: Jones 6, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole ne, Hosley 12, Mayo 15, Baron 12, Szewczyk 2, Moraschini 2, Mbakwe 15, Kanacevic 3. All. Dalmonte

Dura solo un quarto la gara 2 della Virtus Roma, che paga oltremodo l’assenza di Goss, fermato nella precedente sfida da uno stiramento e di D’Ercole, anche lui alle prese con guai muscolari. L’Acea riesce a tenere testa ai padroni di casa solo nel periodo iniziale poi, complice un atteggiamento difensivo da mani nei capelli, la pochezza offensiva dovuta all’ennesima giornata negativa di Baron ed Hosley, con l’aggiunta di uno dei peggiori Bobby Jones dell’anno, fa si che la strada verso il punto del 2-0 per Siena si faccia in discesa. In casa Virtus le uniche note liete vengono dal solito Mbakwe, anche stasera doppia doppia per lui (15 punti e 10 rimbalzi, conditi da 2 assist ed altrettante stoppate) e da Mayo (15 punti, 4 rimbalzi e 5 assist). Per Siena invece gira tutto bene. Ottima circolazione di palla e scelte di tiro quasi sempre ottimali accompagnate da discrete percentuali di realizzazione (56% da 2 e 35% da 3). Ora la serie si sposterà a Roma. Si tornerà a giocare al PalaEur, sperando che la cornice di pubblico sia quella degna di una grande occasione ma che soprattutto lo spettacolo offerto in campo dai ragazzi di Dalmonte sia all’altezza della situazione, infortuni permettendo, perchè altrimenti le speranze di Roma di passare il turno sono ridotte ai minimi termini.

La partita. I primi 10′ sono gli unici momenti di equilibrio della partita. Le due squadre non fanno altro che rincorrersi, i vantaggi si alternano, ma la prima mini fuga è dei padroni di casa (15-11 all’8′). Vantaggio di 4 punti che rimarrà sino alla prima sirena, con Green che realizza il palleggio arresto e tiro del 21-17. Nei primi 2′ di seconda frazione i canestri restano inviolati, poi Roma rientra con il 2/2 dalla lunetta di Mayo pe il 23-20. Siena però si sveglia e allunga sul 40-28 al 18′, chiudendo un parziale di 17-8 che lascia annichilita Roma, molle sulle gambe in difesa e priva di idee convincenti in attacco. Il quarto si chiude con la tripla di Jenning che vale il 46-33.

Al rientro dall’intervallo lungo, ci si aspetta una reazione dalla Virtus, che spesso ha fatto dell’intensità il proprio punto di forza. Invece è Siena a continuare a dominare la gara, al 25′ tocca anche il +20 (59-59) che taglia definitivamente le gambe a Roma. Si continua con questo distacco fino al 30′ (69-48). Nell’ultimo quarto Dalmonte tiene prudentemente a riposo sia Mbakwe che Mayo, in vista di una gara 3 che diventa fondamentale per tenere accesa la fiammella della speranza romana, mentre la Montepaschi raggiunge il massimo vantaggio di serata sull’87-55. Di certo, nonostante le assenze pesanti, l’Acea non può permettersi un atteggiamento del genere di fronte ad una squadra che, nonostante sia consapevole che a fine anno sparirà, sta comunque garantendo un impegno encomiabile, che le sta permettendo di essere a poco più di un passo da un’altra finale scudetto.

Questo il commento di coach Dalmonte al termine della partita: «Non posso permettermi di far vincere la parte emotiva, ma mi aggrappo alla razionalità. Devo accettare quanto successo, anche se avessimo perso all’ultimo possesso come in gara 1 saremmo comunque sullo 0-2- Lo scarto non cambia la serie. Dobbiamo mantenere la razionalità per restare in gara, senza farci prendere dall’emotività.
Adesso serve uno sforzo per analizzare e archiviare questa partita, oltre che per trovare i giusti equilibri di attacco e di difesa in un assetto mutato in poche ore dagli eventi. Questa analisi deve imporci ancora più attenzione. In questi giorni ho rifiutato di parlare delle assenze, che comunque ci impongono questo stravolgimento degli equilibri e di conseguenza uno sforzo notevole nelle letture del gioco, sia difensive che offensive. C’è poco da dire sulla partita, sono già proiettato su gara 3. L’esperienza di oggi servirà per porre delle considerazioni alla squadra e per fare delle analisi, ma non dobbiamo farci prendere dall’emotività».

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