Virtus Roma, rotazioni troppo corte: sconfitta (102-88) a Siena

Virtus Roma, rotazioni troppo corte: sconfitta (102-88) a Siena

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Soundereef Siena-Virtus Roma 102-88 (21-20, 43-51, 74-69)

Soundreef Siena: Lurini, Ebanks 33, Casella 3, Borsato 2, Vildera 16, Simonovic 6, Sandri 18, Saccaggi 19, Ceccarelli, Lestini, Pannini ne, Turner 5. All. Mecacci.

Virtus Roma: Basile 1, Maresca 7, Chessa 9, Donadoni ne, Baldasso 9, Lucarelli ne, Landi 11, Vedovato 2, Roberts 27, Thomas 22. All. Bechi.

Esce con una sconfitta dal PalaEstra di Siena la Virtus Roma, che paga la panchina troppo corta e la super prestazione di Ebanks. I giallorossi, privi di Benetti (a breve arriverà l’ufficialità dell’acquisto di Demian Filloy), giocano praticamente in sette, con l’ottavo, Basile, in campo per soli 5 minuti. In più, nonostante i soliti numeri altisonanti di Roberts (27 punti, 8 rimbalzi ma 5 palle perse), risulta un enigma senza soluzione la marcatura di Ebanks, che ne piazza 33 con 2 rimbalzi e 4 assist, dominando la gara per tutta la sua durata. I problemi di falli di Maresca e Chessa, pericolosi comunque in attacco nei poco più di 20 minuti sul parquet, costringono agli straordinari Thomas, che dopo una partenza lanciata finisce col fiato cortissimo, segnando si 22 punti ma incapace di piazzare la zampata nei momenti decisivi. Baldasso continua ad essere croce e delizia per Bechi, realizzando canestri geniali alternati però a giocate che rallentano il ritmo della squadra, faticando ancora a tenere in mano la regia di un gruppo che necessita certamente di un innesto nel reparto lunghi e di fosforo ed esperienza nel ruolo di play. Siena la vince di squadra, come testimonia il 111-87 di valutazione finale, legittimato dalla solidità dell’ex Sandri (18) e dall’alternarsi nel ruolo di secondo o terzo violino di Saccagi (19) e Vildera (16+6). Bechi ha certamente portato la propria esperienza nel gruppo Virtus, si vede la mano di un coach che sa cosa fare per risollevare la situazione, ma non può combattere contro la pochezza di un roster che deve essere rimpolpato se si vuole portare in acque più tranquille la squadra.

La partita. Parte meglio Siena, che riesce a mettere in difficoltà Roma con la solidità difensiva mentre in attacco si affida alla classe superiore di Ebanks. Allungo dei padroni di casa che al 5′ trovano la doppia cifra di vantaggio (17-7). Bechi però decide di far passare i suoi a zona, cosa che manda letteralmente nel pallone i toscani, tanto che il parziale Virtus è di 4-13, chiuso da una tripla di Chessa, per il 21-20 alla prima pausa. Nel secondo quarto continua a spingere la Virtus, che trova palloni recuperati propiziando contropiede e pallacanestro più fluida, portandosi sul +6 (28-34) al 14′. Dopo il rientro di Siena (35-36), allunga ancora  Roma, che recupera il bandolo della matassa chiudendo la frazione con una tripla da otto metri di Baldasso per il 43-51 della pausa lunga.

Al rientro dagli spogliatoi però, nonostante il momentaneo +10 (46-56), Siena inizia a macinare gioco, con gli italiani protagonisti che in un attimo la riportano sul -1 (58-59). Continua il parziale, Roma non riesce a contenere l’attacco di Ebanks e compagni, che tornano definitivamente in gara terminando il quarto con 5 punti di margine (74-69). Il quarto periodo si apre con la Virtus che sorprende i bianchi di casa, piazzando un break di 2-8 che al 32′ la riporta avanti (76-77). E’ l’ultimo sussulto però, perchè prima Saccagi, poi Sandri ed infine Ebanks realizzano i canestri che consentono a Siena di portare a casa la partita e lasciano la Virtus a pensare che con un po’ di attenzione in più e certamente con tanta stanchezza in meno, la gara sarebbe potuta andare in maniera totalmente opposta.

Il commento di coach Luca Bechi in conferenza stampa al termine del match: “Abbiamo avuto un buon approccio nei primi due quarti, con una buona energia, prendendo con merito il vantaggio grazie a una maggiore aggressività. Minuto dopo minuto, però, abbiamo subìto l’aggressività degli avversari; non possiamo pensare di venire a Siena e prendere 59 punti nel secondo tempo, è logico poi perdere. Oggi abbiamo visto all’opera un grande giocatore come Ebanks, abbiamo cercato di marcarlo a uomo, a zona, abbiamo cambiato quattro marcature ma è davvero un problema in campo, apre spazi per gli altri che fino a oggi avevano un pochino stentato e per questo ci siamo chiusi sue due americani, invece hanno fatto un’ottima gara di squadra. Però credo tutto parta dal nostro progressivo calo di intensità mentre la loro aumentava, siamo rimasti attaccati con le unghie al terzo quarto ma poi con la rotazione limitata e accorciata dal quinto fallo di Chessa abbiamo ceduto. In queste quattro trasferte l’andamento è stato simile: dimostriamo una buona aggressività ma non riusciamo a esprimerla per 40’ e fuori casa non ce lo possiamo permettere. Siamo quindi consapevoli su quali aspetti dobbiamo lavorare, dalla prossima settimana arriverà Demian Filloy a darci una mano al posto di Benetti che starà fuori un mese e mezzo, due al massimo. Ci perdiamo troppo facilmente quando si alza l’intensità della gara, l’energia, e su questo dobbiamo crescere nel girone di ritorno”.

Fonte foto: Facebook Virtus Roma

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