Orsi Tortona-Unicusano Virtus Roma 93-77 (21-19, 43-38, 65-61)
Orsi Tortona: Greene 19, Cosey 21, Alviti 7, G. Ricci 9, Sanna 2, Reati 7, Conti 1, Mascherpa 15, F. Ricci ne, Garri 9, Billi, Cucci 3. All. Cavina
Unicusano Virtus Roma: Brown 17, Raffa 18, Benetti, Piccolo, Maresca 15, Chessa 3, Sandri 4, Baldasso 5, Landi 11, Vedovato 4. All. Corbani
Seconda sconfitta consecutiva per la Virtus Roma, che dopo lo stop di Biella esce da un’altra trasferta piemontese con un ko piuttosto largo nel divario finale. Stavolta i ragazzi di coach Corbani cedono il passo ad una Tortona brava a controllare sin dalle battute iniziali la partita, concedendo poco alla Virtus e punendola poi nell’ultimo quarto con una serie micidiale di triple che hanno bucato la difesa a zona messa in campo per cercare di arginare la pericolosità offensiva dei bianconeri. Come ampiamente previsto da Corbani alla vigilia dell’incontro, Cosey e Greene sono stati il riferimento in attacco per Tortona, con 21 e 19 punti. Giulio Mascherpa (15) è il terzo uomo in doppia cifra, ma il resto del roster ha avuto una distribuzione piuttosto uniforme dei punti a referto, cosa che invece non è accaduta in casa Roma. Se Raffa (18, 5 rimbalzi e 2 assist) e Brown (17 con 11 rimbalzi) hanno portato alla causa il solito concreto contributo, lo stesso non si può dire di Chessa (3 punti) e Sandri (4). Maresca (15) e Landi (11) provano a finalizzare, soprattutto il primo con azioni personali, gli attacchi virtussini, ma come detto è l’ultima frazione ad essere letale per Roma, che ora è attesa da un trittico di gare che parecchio potranno dire sul prosieguo della stagione, dovendo lavorare sui cali di concentrazione che già cari sono costati in queste due trasferte. A leggere i numeri della gara, infatti, si nota come le due squadre siano state vicine per rendimento: 40-37 il conto dei rimbalzi totali per i padroni di casa, 11-14 le palle perse, 9-8 gli assist, segno appunto di come siano state le giocate personali ad influire pesantemente sul risultato finale.
La partita. Inizio di primo quarto con pochi punti a referto, ma è Tortona a prendere subito il comando delle operazioni. Dal 2-4 del secondo minuto piazza un break di 8-0 che al 5′ le da il +6 (10-4). Dopo la bomba realizzata da Reati all’8′ la Virtus si ritrova a -7 (19-12), riuscendo però grazie a Brown e Raffa a ricucire tutto il divario per il 19-19 a 30″ dalla prima sirena, con Greene che realizza il jumper per il 21-19 col quale si va al mini riposo. Nel secondo quarto allungano ancora i bianconeri, portandosi nuovamente sul +7 (33-26) al 14′. La Virtus prova a rientrare, ma Reati riporta i suoi avanti di 8 (38-30 al 15′), ma con un buon break la Virtus riesce ad andare al riposo lungo sotto di 5 lunghezze (43-38).
Al rientro dagli spogliatoi Cosey da il +9 a Tortona (51-42) al 23′, ma i giallorossi si svegliano e piazzano uno 0-10 che al 25′ da il primo vantaggio (51-52) dopo un’eternità. Si risvegliano gli uomini di coach Demis Cavina che riprendono il comando della gara portandosi sul +6 (65-59) con Vedovato ad appoggiare al tabellone il 65-61 dell’ultima pausa. Nell’ultimo quarto però la Virtus resta in balia di Tortona e, nonostante al 34′ Landi sbagli la tripla del possibile -3 (71-65), si fa travolgere dalle conclusioni da dietro l’arco realizzate dai bianconeri a trafiggere la zona proposta da Corbani. Sprofondata sul -21 (90-69), la gara di Roma termina con un punteggio bugiardo per quanto visto per tre-quarti di partita, ma la sconfitta è più che legittimata dagli errori difensivi dell’ultima frazione.
Questa l’analisi di coach Fabio Corbani al termine della partita: “Le partite a volte sono anche decise da episodi: Brown quando commette il quarto fallo in contropiede aveva fatto assist per una tripla di Benetti, e lì è girata la gara. Girata per colpa nostra sia chiaro, il fallo era netto. Partita strana, di alti e bassi: abbiamo iniziato pasticciando molto, poi l’abbiamo ripresa con aggressività, una bella difesa che sporcava tutti i palloni anticipando, ma poi abbiamo abbassato questa aggressività e abbiamo fatto riprendere il ritmo della partita a Tortona. Se non riusciamo a tenere alta l’intensità siamo una squadra che fatica. Dopo l’episodio del fallo di Brown poi abbiamo sbagliato qualche scelta offensiva che ha concesso punti facili a Tortona e noi siamo andati in affanno non riuscendo a recuperare in difesa. Come già detto siamo acerbi: lo siamo per gli stranieri, lo siamo per i giocatori che per noi sono importanti ma che finora in carriera non hanno mai avuto responsabilità; ma questo lo sappiamo da inizio anno e ci lavoriamo ogni giorno in allenamento. Forse le tre vittorie hanno un po’ illuso sul fatto che stessimo a buon punto, ma in realtà abbiamo ancora tanta strada da fare. Ora speriamo di crescere nelle prossime due partite casalinghe”.