Virtus Roma, senza difesa: sconfitta (92-77) contro Legnano

Virtus Roma, senza difesa: sconfitta (92-77) contro Legnano

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FCL Contract Legnano-Virtus Roma 92-77 (32-23, 54-46, 72-57)

FCL Contract Legnano: Zanelli 29, Raivio 24, Mosley 12, Martini 10, Tomasini 8, Pullazi 6, Toscano 3, Gazineo, Tosi, Biraghi ne, Gastoldi ne. All: Ferrari

Virtus Roma: Roberts 28, Thomas 23, Landi 8, Chessa 6, Maresca 5, Filloy 3, Basile 2, Baldasso 2, Donadoni, Vedovato, Lucarelli ne. All: Bechi

Inizia con una sconfitta il girone di ritorno della Virtus Roma, che si arrende contro una Legnano forte come poche altre squadre dell’Ovest dal punto di vista della profondità del roster e della qualità dei suoi elementi. Roma, come al solito, ha sempre tanto dal suo punto di riferimento offensivo Roberts (28 e 8 rimbalzi) che però perde anche 9 palloni, molti dei quali a causa di infrazioni di passi fischiate dalla terna arbitrale con un metro arbitrale piuttosto omogeneo. Anche Thomas mette insieme numeri importanti (23, 7 rimbalzi, 2 stoppate e 3 assist) ma non da l’impressione di essere troppo dentro il contesto di squadra. E’ proprio questo il punto focale della gara, perché si affrontano sul parquet del PalaBorsani di Castellanza un team completo, profondo, qualitativo e coeso contro una realtà che mette in campo giocatori troppo discontinui e a tratti scollati, come testimoniato dal 103-74 nella valutazione totale di squadra. Tutto il reparto esterni della Virtus, infatti, mette assieme 15 punti con Chessa (6), Maresca (5), Baldasso (2) e Basile (2), oltre a proporre una difesa inesistente, che consente ai “piccoli” di Legnano di trovare soluzioni a piacimento, sia per il tiro personale che per il comodo assist al lungo di turno. Per coach Bechi, poi, il problema Baldasso è sempre di attualità, incapace dopo oramai un girone di prendere in mano la squadra, cercando sempre prima la soluzione personale e spesso bloccando l’attacco dei suoi, non ripagando il tutto in difesa, spesso molle e con un atteggiamento  disarmante per un ragazzo che ancora deve dimostrare tutto per potersi permettere certe leggerezze. Non a caso, prestazioni stellari per Raivio (24, 6 rimbalzi e 4 assist) e Zanelli, che ne mette 29 con 7/11 da tre punti, conditi da 4 assist e 2 recuperi. Bene anche Mosley, che se da un lato paga la qualità offensiva di Roberts, dall’altro aiuta la causa con 12 punti, 8 rimbalzi, 4 recuperi e 2 assist, limitandosi al lavoro sporco, prezioso però se i tuoi esterni stanno dominando la gara. I padroni di casa la vincono soprattutto con la percentuale da dietro l’arco (13/30, 43%) e facendo circolare meglio il pallone, con 18 assist a fronte degli 11 romani. Continua dunque a non vincere in trasferta la Virtus che, sempre più invischiata nella lotta per evitare i play out, dovrà certamente registrare i meccanismi difensivi, fondamentali necessari per costruire, gara dopo gara, una salvezza che al momento resta obiettivo decisamente complicato.

La partita. Inizio di gara con botta e risposta a suon di canestri tra Raivio e Thomas e grazie a Roberts Roma mette di poco la testa avanti al 5′ (11-14). Difese allegre e buoni attacchi da entrambe le parti, ancora per l’equilibrio del 7′ (20-21). Inizia una serie di nefandezze da parte della Virtus, così i bianchi di casa ne approfittano piazzando un parziale di 12-2 per il +9 (32-23) di fine periodo. Nel secondo quarto sono sempre i ragazzi di Ferrari a comandare il gioco, segnando tiri per la verità non molto contestati dalla difesa di Roma e toccando al 15′ il +12 (46-34) con la tripla di Zanelli. Non si segna per quasi due minuti, prima che la Virtus produca un contro break di 0-12, propiziato da molti palloni recuperati, impattando a quota 46 al 19′. Minuto di follia romana che da un calcio al proverbiale secchio del latte prendendo due triple, una di Zanelli e l’altra di Pullazi, chiudendo poi con l’antisportivo di Filloy che manda in lunetta a tempo scaduto Tomasini, che realizza il 2/2 per il 54-46 del riposo lungo.

Al rientro dagli spogliatoi si viaggia ancora a parziali, con Legnano che si vede quasi ripresa al 21′ dalla tripla di Chessa (54-51), ma brava a mantenere fiducia nel proprio piano partita, affidandosi alle conclusioni pesanti degli esterni e togliendo l’ossigeno in attacco a Roma, cosa che consente ai Knights di produrre un parziale di 18-6 per il 72-57 dell’ultima pausa, di fatto chiudendo i giochi. Il quarto periodo serve solo per incrementare il vantaggio ai padroni di casa e rimpolpare qualche statistica personale da ambo i lati, ma alla sirena la gioia dei lombardi fa da contraltare alle tante domande don le quali Roma prende la via della Capitale.

Il commento di coach Luca Bechi in conferenza stampa al termine del match: “Complimenti a Legnano, oggi si sono viste due squadre in campo: una di grande energia, volenterosa, determinata, con grande applicazione che ha condotto e vinto con merito; e la mia squadra che purtroppo vive di fiammate, fa alcuni minuti buoni ma poi si perde in un bicchier d’acqua. Dopo essere rientrati sul 46-46 non è possibile prendere 8-0 in 40”, questa è purtroppo la cartina di tornasole di cosa siamo oggi. Noi dobbiamo prendere coscienza di tutte queste cose, compresi i break presi nel secondo tempo dopo esserci riavvicinati; ogni volta che abbiamo avuto la possibilità di rientrare definitivamente in partita abbiamo commesso errori banali che ridavano fiducia e inerzia agli avversari mantenendoli in vantaggio. Ora nel girone di ritorno il livello si alza perché tutti giocano per un obiettivo e le partite diminuiscono, e c’è bisogno di cambiare registro: bisogna capire che c’è da giocare con energia, rispettare il piano partita, applicarsi e fare il bene della squadra, perché un solo errore di un singolo rompe l’alchimia e l’empatia della squadra e questo non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo rimanere umili, oggi ho visto una squadra che ha fatto qualche buona giocata ma che gioca con troppa poca attenzione e troppa poca determinazione”.

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