Seconda sconfitta consecutiva per la Virtus Roma, che sul parquet di Reggio Calabria lascia 2 punti che sembravano praticamente cosa fatta. A meno di quattro minuti dalla fine, infatti, i capitolini erano avanti di 10 punti, subendo poi un parziale di 14-3 fatale per lo stop in terra reggina. Contribuisce al finale da incubo l’uscita per cinque falli dei due americani, che a metà ultimo periodo vengono rispediti in panchina nel giro di pochi istanti l’uno dall’altro. Ma se Roberts sino a quel momento era stato un fattore positivo (16 punti, 2 rimbalzi, 1 stoppata e 3 assist), lo stesso non si può dire di Thomas, fermo a 11 punti, 5 rimbalzi con soli 8 tiri dal campo ed un secondo tempo di totale anonimato. Il ritorno di Chessa, assente nella prima gara per un infortunio subito nel precampionato, serve per dare maggiori soluzioni all’attacco romano, come testimoniano le 7 triple prese delle quali 3 mandate a bersaglio, con anche 1 rimbalzo, 3 recuperi e 4 assist. Positiva anche la gara di Landi (12 e 7 rimbalzi con 2 assist), con capitan Maresca a sprazzi (12). Male invece Baldasso, incapace di trovare la lucidità necessaria per dare ordine in fase di playmaking, con 5 sanguinose palle perse frutto di ingenuità non degne di un talento cristallino come il suo. In casa Reggio, costretta a rinunciare a Fabi, super prestazione per il centro Pacher, che chiude i suoi 37 minuti in campo con un 42 di valutazione fatto di 31 punti, 15 rimbalzi, 2 recuperi e 1 assist, che nemmeno le 5 palle perse riescono a macchiare. Bene anche Roberts (18 e 6) che mette una tripla fondamentale per la rimonta dei nero-arancio. Reggio la vince soprattutto nella lotta a rimbalzo, surclassando la Virtus con ben 14 carambole in più. Se Roma si ferma a 25, infatti, sono 39 quelli presi dai ragazzi di Calvani, di cui 16 offensivi, numero mostruoso per una gara decisa, alla fine, dai dettagli. Nessuna tragedia per Roma però, perché la strada da percorrere è lunga ed il lavoro di Corbani comincia ad essere ben visibile, certamente supportato dai risultati nel momento in cui la condizione fisica degli interpreti principali tornerà ad essere quella ottimale. Magari già da domenica prossima, quando al Palazzetto dello Sport arriverà Scafati.
La partita. Inizia meglio Roma, che lascia a 0 gli ospiti e va sul +6 col canestro di Roberts al 2′. Seppur con margini esigui, sono sempre gli ospiti a condurre, fino al 9′, quando Reggio trova il +3 (20-17) con Baldassarre. Maresca dalla lunetta fa 2/2 e chiude sul 20-19 la prima frazione. Nel secondo quarto continua il botta e risposta tra le due squadre, visto che alla tripla di Landi al 15′ (30-35), risponde Rossato per il 37-37 del 17′. Benetti fa bottino pieno in lunetta, Caroti in entrata fissa il punteggio sul 41-41 alla pausa lunga.
Al rientro dagli spogliatoi Roma sembra averne di più e in meno di due minuti vola sul +8 (41-49) grazie alla tripla di Chessa. Vantaggio rimpolpato dalla schiacciata di Thomas al 23′ (43-53). Al 25′ Taflaj da tre riporta i padroni di casa sul -2 (53-55), ma grazie al nucleo italiano la Virtus piazza un 4-15 di parziale che le da il +13 (57-70) all’ultima pausa. La tripla di Baldasso al 32′ riporta nuovamente Roma in doppia cifra di vantaggio (66-76). Intorno alla metà del quarto periodo però, come detto, gli americani commettono entrambi l’ingenuità del quinto fallo, cosa che costringe Corbani a piazzarsi a zona. Il problema però è in attacco, perché Chessa e compagni non trovano più la via del canestro, compreso un sanguinoso 1/4 di Baldasso e Benetti dalla lunetta. Di contro Pacher domina sotto canestro e, dopo la tripla di Robert (82-83) ed il successivo errore di Maresca, con la precisione ai liberi porta i suoi sull’84-83 che vale il successo reggino, visto che con soli tre secondi da giocare, Landi non trova nulla di meglio di un tiraccio che si spegne amaramente sul primo ferro.