GAZZETTA DELLO SPORT – M. MALFITANO – Incredibile, ma vero. C’è un’intera città in trepida attesa, che continua a interrogarsi se Walter Mazzarri resterà. L’argomento è molto chiacchierato, in tutti gli ambienti, come se Napoli non avesse problemi più urgenti da risolvere. Ma qui il calcio è materia prima, talvolta si fa fatica persino a soddisfare la richiesta. E, dunque, la questione allenatore si sta imponendo prepotentemente nelle discussioni quotidiane. Al centro del mondo c’è lui, il tecnico più corteggiato della A, l’uomo che domenica pomeriggio ha rifiutato l’invito di Aurelio De Laurentiis ad accomodarsi per discutere il rinnovo del contratto: ha detto no a un biennale di 4 milioni di euro a stagione! Una risposta che il presidente ha incassato con eleganza, rispettando una decisione che rimanda tutto all’atteso incontro di martedì. Senza trascurare la chance di domani: c’è la festa della squadra per la Champions. Se scaturisse un avvicinamento?
VALZER PANCHINE Il no a De Laurentiis, nel prepartita col Siena, non ha sorprende. Forse l’accelerazione del presidente era dettata dall’euforia per i festeggiamenti del San Paolo per il nuovo traguardo. Ma ci ha provato lo stesso, pur sapendo che il suo allenatore è in contatto con la Roma, attraverso Beppe Bozzo, l’avvocato che ne cura gli interessi: domani dovrebbe incontrare il diesse romanista, Sabatini, per cominciare a discutere sugli aspetti tecnici più che economici. Insomma, Mazzarri ha in mano il meglio del calcio italiano, se si esclude la Juventus. A lui, resta aggrappato il Napoli che vorrebbe continuare il progetto che prevede lo scudetto tra un anno. Una responsabilità che l’allenatore avrà ritenuto troppo pesante, tanto che sta pensando di lasciare.
NUOVI PROGETTI A lui s’è rivolta la Roma, per rimettere in piedi i cocci di un’annata poco esaltante e valorizzare meglio quei giovani dal rendimento ancora discontinuo. E questa potrebbe essere la soluzione più agevole per un uomo che vive di ansie e di preoccupazioni. Soprattutto se dovesse avere l’ok per un progetto triennale che preveda la qualificazione in Champions League per il primo anno. L’organico giallorosso ha tanta qualità, potrebbero bastare 3-4 innesti per renderlo competitivo per le prime posizioni, condizione che Sabatini sarebbe pronto a garantirgli. A lui, sta pensando anche Massimo Moratti per rilanciare la sua Inter nel caso dovesse decidere di licenziare Andrea Stramaccioni. Un’ipotesi, tuttavia, condizionata dai dubbi del presidente nerazzurro. E il forte carattere dell’allenatore toscano potrebbe essere un’incognita. Nel mezzo c’è lui, Walter Mazzarri, che vuole giocarsi la partita fino in fondo. Fretta non ne ha. E non si trascuri neanche l’ipotesi che resti fermo. Intanto De Laurentiis coltiva il sogno Allegri e continua a informarsi su Di Matteo e Bielsa (A. Bilbao). A proposito di Allegri: ieri s’è sparsa la voce di un summit milanese del tecnico con Sabatini, d.s. giallorosso. Ma gli interessati smentiscono: il conte Max pensa innanzitutto al Milan