Gini è decollato. Già, finalmente. Perché ieri c’era anche lui a Fiumicino, quando la Roma ha preso il charter Ita per Albufeira , in Algarve, dove resterà fino al 22 dicembre per questo mini ritiro che ha l’obiettivo di far ritrovare il ritmo gara ai giallorossi in vista della ripartenza di gennaio. E pazienza se per il decollo vero, quello che lo riporterà definitivamente in campo, ci sarà da aspettare ancora un po’, probabilmente tra la metà di gennaio e l’inizio di febbraio.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, Gini continuerà a fare lavoro differenziato, seguendo un programma personalizzato . Ma perché a volte l’aspetto psicologico è anche più importante di tutto il resto e stare di nuovo dentro al gruppo può aiutarlo in questo step finale. Certo, magari restare a Trigoria sarebbe stato anche più utile, considerando che il Fulvio Bernardini è oramai un centro superattrezzato dove non manca davvero nulla per il recupero fisico di un atleta. Ma ha prevalso il discorso mentale.
La cosa divertente ieri è stata che la Roma per un po’ se lo stava anche dimenticando Wijnaldum. L’olandese, infatti, è stato l’ultimo ad uscire dall’aeroporto di Faro, quando oramai tutto il gruppo era già salito sul pullman e l’addetto alla sicurezza aveva dato l’okay all’autista per mettere in moto e partire. Poi, chiaramente, ci si è resi conto che mancava proprio lui, Gini , e il pullman non ha fatto neanche un centimetro senza il gioiello giallorosso. Wijnaldum è salito tranquillamente sul mezzo senza neanche rendersi conto dell’accaduto, con delle cuffiette che gli sparavano musica nelle orecchie per accompagnare con gioia questo suo ritorno.