IL MESSAGGERO – S. CARINA – «Per spiegare quanto sia internazionale l’As Roma basterebbe dire che sono un tedesco che fa un discorso in inglese e rappresenta un club italiano di proprietà americana. Questo già è sinonimo di global brand, anche se the best has yet to come for AS Roma». Il meglio, cioè, deve ancora arrivare per il direttore commerciale giallorosso, Christoph Winterling, intervenuto all”International Football Summit 2012, evento organizzato a Colonia da Sport+Markt, società di analisi e consulenze sul marketing sportivo. Per il dirigente «il patrimonio rappresentato da 87 milioni di tifosi in tutto il mondo della Roma» va sfruttato meglio ed è per questo motivo che il club «ha avviato il suo percorso verso l’internazionalizzazione del suo brand. Un progetto che mette al centro i sostenitori giallorossi di tutti e cinque i continenti e che è intenzionato, allo stesso tempo, alla valorizzazione del marchio con la collaborazione di partner italiani e internazionali». Previste in quest’ottica «la riduzione del numero degli sponsor, al fine di garantire una maggiore esclusività nell’attivazione delle collaborazioni commerciali – prosegue Winterling – Il progetto di internazionalizzazione prende le mosse anche dalle tournée mondiali, previste negli Usa a dicembre e in Asia l’estate prossima, assieme al supporto di tifosi e partner internazionali appena entrati nella famiglia romanista, come Volkswagen, Disney e Philipp Plein».
Proprio il tour asiatico dovrebbe prevedere una tappa anche in Cina dove la Roma «può vantare 27 milioni di tifosi». Passerella finale sullo stadio: «Il nuovo impianto aprirà nel 2016 e sarà interamente di proprietà del club».