Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, ha parlato a Radio Radio: “Lotito mi fa sempre divertire perché folkloristico. Non ha subito torti gravi. Ha fatto fuoco di sbarramento. Nelle ultime settimane però qualcosa di strano. Il rigore della scorsa giornata solo la moviola poteva vederlo, la moviola lo avrebbe potuto sanzionare, io a velocità normale non lo avrei dato”.
Sulla corsa al quarto posto: “Le due più forti sono Lazio e Udinese, chi merita di meno per il loro campionato Roma e Juventus. Mi auguro vadano in Champions le prime due”.
Mercato: “Nessuna richiesta per i miei giocatori. Sto completando campagna come se fossero ancora miei giocatori, sto rinforzando la squadra. Giocatori incedibili? Non esistono. Decide il giocatore se vuole andare via. E’ incedibile quando vuole rimanere, ma pensare che uno come Pastore o Hernandez, che finisca a Palermo non è pensabile. Non è la stessa tradizione delle grandi squadre. Non farebbe andare via così giovani in grandi club, per questo sento anche i loro procuratori per arrivare ad un accordo. Pastore andrà in futuro in un grande club, come è già successo. I club per motivi di bilancio e parossistici del nostro calcio non hanno investito nei giovani. 900 milioni di tasse di Irpef, messo fuori mercato dal punto di vista fiscale rispetto ad altri club”.
Su Sabatini: “Noi ci telefoniamo almeno una volta a settimana. Siamo in grande sintonia, profonda stima e non ci faremo mai torni. Ci siamo pentiti di lite per cui è andato via. Ma sono felice per lui, perché Roma è grande piazza e gli ho consigliato di andare. Aveva altre offerte. Balzaretti, Bovo ed Hernandez? Non lo so, se gli interessano, mi chiamerà. Abbiamo parlato di un giovane che è all’estero e lui mi ha detto “non ti romperò le scatole perché c’eri prima tu”.
Su DiBenedetto: “Né duro né tenero con la Roma. Sono stato sincero. Non c’è l’ho con la Roma, anche quando dissi di DiBenedetto. Se uno mi chiede chi è, io rispondo che non lo so e lo valuterò quando lo conoscerò”.
Questione stadi: “Situazione paradossale, dove lo Stato ha solo da guadagnare per queste cose. Io a Palermo lo farò, perché la regione Sicilia su questo può legiferare. Ho già parlato con chi di dovere. Benefici per lo stato tanti e anche per i lavoratori. Nessuna ricaduta sui cittadini. Non riesco a capire. La classe politica sta macellando il Paese per recuperare qualcosa per il bilancio del ministro delle Finanze. Dello sport italiano non gliene frega un tubo. Oggi riunione per la Libia, ma non si interessano dei problemi reali dei cittadini. Stadi creano lavoro, finanziamenti con equità. E’ solo questione burocratica. E’ situazione paradossale. Vedrete che questo Paese non dura, tra un anno butteranno tutti a mare, vedrete”.