Marco Zanchi è stato un onesto difensore nella serie A degli anni ’90. Un giocatore che ha vissuto la sua carriera tra Bologna, Vicenza, Verona e Messina conquistando 5 presenza anche con la maglia della Juventus. Zanchi nel 2003 ha subito lo stesso intervento a cui verrà sottoposto Castan nei primi giorni di dicembre e all’Ansa spiega a cosa andrà incontro il difensore giallorosso: “Io ce l’ho fatta a riavere una vita normale e sono tornato regolarmente in campo. Mi feci operare nell’aprile 2003 e tornai in campo nel successivo mese di ottobre, sarei potuto anche rientrare prima, ma un infortunio al ginocchio me lo impedì. Dopo l’operazione al 99,9 per cento, il problema non si ripresenta, questo va detto. Si tratta pur sempre di un’operazione alla testa e, pur essendo sfortunato, Castan ha avuto la sua buona dose di fortuna. Perché queste cose si superano. A me capitò quando giocavo nel Bologna. Ci vuole pazienza e bisogna sperare, in situazioni come questa il calcio passa in secondo piano, si pensa solo a star bene, come è capitato a me”. Zanchi ricorda i continui problemi di equilibrio, che gli impedivano di allenarsi: “Si ripresentano ciclicamente, a prima vista sembra una labirintite, con tanto di nausea ma si può risolvere. Ricordo che, una settimana dopo l’intervento, già stavo bene. È chiaro che, per tornare in campo, bisogna aspettare l’ossificazione del cranio, passano tre-quattro mesi. Conti alla mano, Castan potrebbe tornare a giocare già ad aprile”. Con il caschetto? “Io non l’ho mai usato. Dopo un intervento di microchirurgia, non serve”.