Questa volta la parola d’ordine è prudenza. Nicolò Zaniolo in queste ore tornerà a correre a Trigoria. Uno step decisivo per aumentare finalmente i carichi di lavoro e piano piano, tornare gradualmente a lavorare col gruppo. Il Covid – contratto 20 giorni fa e superato ufficialmente solo nelle ultime ore – ha impedito al ragazzo di tornare ad allenarsi sul campo. Il secondo grave infortunio patito contro l’Olanda risale al 7 settembre scorso, dunque oltre 150 giorni fa, ma la volontà dello staff medico della Roma è quella di non affrettare i tempi. Zaniolo – molto carico per questa fase finale del suo percorso di recupero – inizierà un protocollo specifico di allenamenti individuali che tra fase aerobica, potenziamento muscolare e parte atletica si ultimerà verso la fine di marzo.
Da lì in poi, una volta ottenuto il via libera dal professor Fink che lo ha operato in Austria, il numero 22 giallorosso potrà tornare ad allenarsi in gruppo e rientrare nella lista dei convocati. I primi di aprile (qualcuno sussurra la metà del mese d’aprile) sono la data ultima per completare, questa volta al 100%, un lungo ciclo di allenamenti che gli restituiscano finalmente le gioie del campo. L’ultima apparizione in maglia giallorossa, la cocente sconfitta in Europa League contro il Siviglia. Nel cuore e nella testa del ragazzo – come espresso più volte in queste ultime settimane – c’è la voglia di tornare ad indossare la maglia giallorossa il prima possibile e in prospettiva provare a strappare la convocazione ai prossimi Europei di giugno. Ma questa volta senza affrettare i tempi.