NEWS CGR – Nicolò Zaniolo scalpita ed è difficile dargli torto. A quasi cinque mesi dal tremendo infortunio patito contro la Juventus, il giovane gioiello giallorosso – complice la lunga sosta per il coronavirus – ha ricevuto però in cambio dal destino beffardo una possibilità insperata: completare la stagione in corso e aiutare la Roma a centrare i suoi obiettivi. Traguardi che, alla luce del ‘significativo deterioramento dei conti‘ (ex relazione finanziaria su 2447 c.c. pubblicata ieri dall’As Roma), diventano ancor più fondamentali, per cercare di tamponare le gravose perdite.
INCONTRI E RITORNI – Da un paio di giorni, i media hanno annunciato il ritorno in gruppo di Zaniolo da lunedì. Secondo quanto appreso in realtà il ragazzo necessita ancora di una decina di giorni di lavoro individuale, per mettersi al pari con i compagni. E’ dunque previsto per metà mese il rientro in pianta stabile, a disposizione di Fonseca, del calciatore su cui la Roma vorrebbe fondare il presente e il futuro. Il condizionale è d’obbligo in tempi di mercato, se abbinato alla strategia sportivo-finanziaria applicata negli ultimi anni a Viale Tolstoj (su indicazione di Pallotta): “competere e plusvalere” un binomio che oggi si scontra con un indebitamento monstre, un evidente ridimensionamento delle ambizioni e il record di passività che il club registrerà al 30 giugno. Come noto, tra le varie opzioni a disposizione dei dirigenti giallorossi, c’è la cessione degli asset strategici, cioè la vendita dei calciatori. Ma in questo lista, ad oggi, il nome di Nicolò Zaniolo a Trigoria non appare. Confermato infatti, il vertice tra i dirigenti e l’entourage del numero 22, al quale è stata ribadita l’incedibilità. Messaggio recepito con gioia dal ragazzo, che ha più volte espresso pubblicamente e privatamente, la volontà di restare a Roma e restituire parte dell’affetto ricevuto dai tifosi, in questi mesi di lontananza forzata dal terreno di gioco. E’ impossibile oggi prevedere come la Roma riuscirà ad ottemperare alle necessità di bilancio, senza tener conto del valore assoluto del suo miglior calciatore in rosa. E’ altresì corretto immaginare che, anche in vista di una possibile cessione della società, la proprietà non voglia ulteriormente svilire il proprio patrimonio tecnico. Zaniolo dunque resta, fino a prova contraria.